di Roberto Borgioni
PERUGIA
Giorgia Meloni lo dice scandendo bene le parole e guardando negli occhi i sindaci, schierati in platea alla sua destra. "Questo accordo ha un obiettivo: riequilibrare i territori. L’Umbria va messa in condizione di competere ad armi pari con le altre regioni". Poi aggiunge con un sorriso: "Dobbiamo riportare l’Umbria al centro dell’Italia, dove l’ha messa Nostro Signore...". L’applauso sgorga inevitabile. La premier parla dal palco di Umbriafiere, dove è arrivata insieme al ministro Raffaele Fitto per firmare l’Accordo sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, che porta in Umbria 238 milioni di finanziamenti destinati a infrastrutture, imprese, riqualificazione urbana e innovazione.
È la sua prima visita in Umbria da premier. "Del resto – dice – siamo al governo solo da tredici mesi, forse quattordici, anche mi sembra che siano passati 15 anni...". Poi si fa seria. "Finanziamo progetti proposti dalle Regioni e condivisi dal Governo, perché serve una strategia nazionale. Però attenzione: la ricchezza non la produce lo Stato, ma le aziende. Per questo sono felice dei dati straordinari che registriamo sull’occupazione". La premier parla di fisco, rischio povertà, solidità economica, liste d’attesa. Dice che l’accordo per l’Umbria porterà "sviluppo industriale, miglioramenti alle infrastrutture, riqualificazione dei centri urbani per una regione che è un crocevia dell’Italia". Cita l’ex cinema Turreno, l’Auditorium di san Domenico a Foligno, il Polo universitario di Terni, il Centro studi Montesca di Città di Castello. Sulle infrastrutture Meloni elenca gli interventi previsti e finanziati per aeroporto, BRT a Perugia, viabilità e ammodernamento ferroviario "con i nuovi treni al posto di quelli a gasolio". Parla a braccio e raccoglie applausi dalla platea. Disegna un progetto capace "di rafforzare un territorio come l’Umbria e metterlo in relazione con tutto il resto". Un quadro che tende all’ottimismo, condiviso dal ministro Fitto che dice: "Ottimizziamo l’impiego delle risorse facendo in modo che non un euro vada sprecato".
Però arrivano le repliche. Marina Sereni, folignate, responsabile Pd per la Salute e la sanità, contesta l’incontro dell’Umbriafiere: "Meloni parla di rimettere l’Umbria al centro dell’Italia: stanno governando loro da cinque anni con la presidente Tesei, ne sono consapevoli? La firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione è soltanto la prima tappa della campagna elettorale". Concetto ribadito dai 5STelle: "Il centrodestra pensa all’Umbria solo per le elezioni".