Palamara, processo rinviato al 2 febbraio. "Spero che il dibattimento chiarisca i fatti"

L'ex magistrato è accusato di rivelazione di segreto di ufficio, in concorso con l'ex pm di Roma, Stefano Rocco Fava

L'ex magistrato Luca Palamara

L'ex magistrato Luca Palamara

Perugia, 19 gennaio 2022 - Aperto questa mattina a Perugia, e subito rinviato, il processo per rivelazione di segreto d'ufficio che vede imputati l'ex magistrato romano Stefano Rocco Fava e l'ex consigliere del Csm Luca Palamara. Presenti in aula i due imputati. La Corte, dopo aver dato il consenso a riprese audio e video del procedimento, ha rinviato l'udienza al 2 febbraio prossimo quando si pronuncerà sulla richiesta delle difese di escludere dalle parti civili Cittadinanzattiva e il procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo. 

«L'auspicio è che il pubblico dibattimento possa servire a chiarire i fatti e a dimostrare la mia totale estraneità sia in riferimento alla vicenda in questione, che è quanto di più lontano mi possa appartenere non avendo avuto all'epoca nessun rapporto con i giornalisti chiamati in causa e non avendo, come ha registrato il trojan, mai interloquito sulla necessità di pubblicare le notizie dell'esposto»: così Luca Palamara a margine dell'udienza a suo carico a Perugia. «Come mi auguro che il dibattimento possa certificare l'assoluta buonafede del mio operato all'interno del Csm» ha aggiunto.