L’ombra del rave abusivo al lago

I carabinieri sono interventui a Borgo Giglione per controllare i partecipanti a un grosso raduno di camperisti

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Decine di mezzi, furgoni, caravan. Il punto di ritrovo era a Borgo Giglione, a Magione, località nota per la discarica, e nelle ultime ore diventata familiare ai tanti che si sono ritrovati nello stesso luogo. Con l’obiettivo, questo il sospetto, di dare vita a un rave. Di cui, dopo un primo sopralluogo, non sarebbero emersi gli elementi contraddistintivi, se non la presenza di decine di veicoli e di persone.

Tanti veicoli, così tanti da far spuntare cartelli scritti a mano con indicazioni per la sosta, altrove rispetto all’area evidentemente individuata come possibile parcheggio. In serata la situazione risultava essere tranquilla e sotto controllo.

L’area rimane comunque sorvegliata speciale per verificare eventuali problemi di ordine pubblico e stabilire eventuali violazioni di legge relative all’occupazione di suolo pubblico. Un rave era stato individuato e smantellato nei giorni di Pasqua nel Folignate.

In quella circostanza, quando erano arrivati i carabinieri, c’era ancora musica, proveniente da un impianto allestito appositamente. Circostanza che le verifiche effettuate ad ora, non avrebbero portato alla luce.

Rimane comunque alta l’attenzione soprattutto per evitare che la situazione possa degenerare e creare problemi relativi all’ordine pubblico.

L’Umbria infatti non è nuova a episodi di questo genere, in virtù anche del suo territorio, il cuore verde d’Italia, con ampie zone relativamente isolate e disabitate, rappresenta indiscutibilmente una location ideale per eventi clandestini di questo tipo.