L’odissea di Perla, dall’orrore della Spagna all’affetto di Perugia

I levrieri sono tra i cani più maltrattati. C’è un’associazione non profit che li recupera e li dà in adozione. "Ma serve molta pazienza"

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Perla, elegante e snella, ci guarda con due occhioni spalancati su un mondo che ancora le fa paura. La giovane levriera è arrivata a Perugia dalla Spagna, a casa della famiglia Taschini, che la coccola e la tratta come una figlia. "E’ stata fortunata. Sarebbe morta come tanti altri cani della sua razza", racconta Domenico. Dietro la rinascita di Perla, c’è l’associazione di volontari “Le Ali di Gemma”, che ha sede in provincia di Pistoia. Abbiamo conosciuto i levrieri alla corte dei principi e nei loghi della moda. Ma il destino di questi cani in Spagna, dove vengono usati per la caccia e per le corse clandestine, è molto meno aristocratico. Anzi può essere aberrante. "Ogni anno, ufficiosamente, 70-80 mila galgos vengono smaltiti alla fine della caccia o abbandonati prima qualora dimostrino scarsa attitudine alla corsa e all’attività venatoria. Le povere bestiole - racconta Serena Michelotti, tra le fondatrici dell’associazione - sono sottoposte giornalmente ad estenuanti allenamenti. Malnutriti, vengono fatti vivere in promiscuità, spesso in bunker sotterranei, fra i loro escrementi e senza vedere la luce del sole. Mai una carezza, piuttosto botte. Sono i cani più maltrattati al mondo - prosegue Serena - : le femmine vengono sfruttate per la riproduzione e sono tenute in luoghi angusti in mano a persone senza scrupoli I meno adatti per cacciare – prosegue Serena - vengono abbandonati o soppressi".

Come vi sostenete? "Non siamo sovvenzionati con enti o istituzioni. Operiamo nella zona di Malaga con un’associazione che recupera gli animali da una perrera. Non sappiamo nulla della loro storia. Li prendiamo e li affidiamo alle cure del veterinario. Sosteniamo le spese grazie a donazioni ed eventi. All’adottante viene chiesto un rimborso per il microchip, l’antirabbica e la sterilizzazione. Sono cani di una dolcezza infinita. Sono alieni catapultati in un mondo che non conoscono. Si portano dietro un bagaglio di sofferenza". E Perla che passato si lascia alle spalle? "Lei è stata sequestrata dalla guardia civile ad un signore che aveva la sindrome di Noè, viveva in condizioni pessime. Sono cani da adottare con il cuore. Le famiglie devono saperlo: non basta aprire la porta di casa, questi animali hanno bisogno di stabilità, amore e pazienza".

Silvia Angelici