’L’importo della Tari non lo decidono i Municipi’

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"Il Comune di Assisi già da molti anni prevede un budget consitente per calmierare la Tari", così il sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, rispondendo all’appello lanciato da Confcommercio che ha chiesto aiuti e sgravi ai Municipi dell’Umbria per sostenere le attività economiche, strette nella morsa dell’inflazione e dei rincari delle matrie prime e dell’energia. Enttando nel concreto dell’azione intrapresa sul fronte del tributo relativo alla gestione dei rifiuti Proietti sottolinea: "Per due anni consecutivi l’amminisrtrazione comunale ha anche fatto uno sconto del 14 per cento appositamente dedicato alle utenze commerciali la cui attività è stata duramente colpita dagli effetti della pandemia. Quest’ anno non abbiamo potuto garantire lo stesso sconto proprio a causa dei rincari che hanno interessato tutti i settori". Sulla linea del collega Toniaccini che ammette la ridotta capacità di manovra dei Comuni in materia di tariffazione relativa ai rifiuti, anche Proietti ricorda che i Municipi emettono solo le bollette in quanto sono Auri e gestori che determinano gli importi e riscuotono le somme in questo particolare comparto.

"A proposito – puntualizza Proietti – sono stato l’unico sindaco tra i novantadue dell’Umbria che ha votato contro il piano economico e finanziario deliberato nell’ultima assemblea dell’Auri". La conclusione della Proietti è chiara e sembra legare le mani alle amministrazioni riguardo la tariffazione sulla gestione rifiuti. Spetta in ogni caso ai Comuni trovare tutte le formule possibili per garantire alle attività commerciali la possibilità di svolgere al meglio il proprio lavoro, magari con fattori localizzativi e sgravi diversi da quelli sui rifiuti. Insomma, i Comuni non possono certamente stare con le mani in mano.

Silvia Angelici