Lettera minatoria “oscurata“ dal grande cuore dell’accoglienza

Minacce a Fabrizio Pacifici. Ma la Fondazione riceve. a Polino mamme e bimbi. disabili in arrivo dall’Ucraina

La lettera minatoria è già un ricordo. Il cartoncino recapitato per posta ordinaria al presidente della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, Fabrizio Pacifici (nella foto), con l’ignobile scritta "vergognati, i bambini nostri devi aiutare, ti metteremo sul giornale", e quattro croci che nascondono minacce di morte, è stato giustamente cancellato (se ne occupano i carabinieri a cui è stata presentata denuncia) dall’arrivo a Polino, ieri, di mamme e bambini disabili provenienti dall’Ucraina. "Ecco come rispondo - commenta Pacifici-, sono a Polino ad accogliere mamme e bambini disabili che arrivano da Leopoli. In tanti anni d’attività è la seconda lettera del genere che ricevo. Anche il precedente fu un cartoncino con scritte minacciose che, molti anni fa, mi lasciarono sul parabrezza dell’auto dopo averne bucato le gomme. All’epoca la Fondazione accoglieva i profughi della guerra in Kosovo". Fondazione, Comune di Polino e Prefettura di Terni hanno acolto tre mamme, un papà e quattro bambini disabili provenienti dalla provincia di Leopoli, dove sono rifugiati. "Grazie a tutti coloro che si sono spesi per rendere possibile questo arrivo e che si sono messi a disposizione per ’aiutarci ad aiutare’ – sottolinea la Fondazione – . In particolare ringraziamo tutti coloro che hanno creduto e dimostrato che l’accoglienza diffusa non solo è possibile, visto che è stata realizzata nel più piccolo Comune dell’Umbri, ma è anche la risposta necessaria ai bisogni di questi piccoli che fuggono dalla guerra affidandosi all’esperienza di chi l’accoglienza diffusa la realizza da trent’anni".

Ste.Cin.