di Alessandro Orfei "Non ho paura, sono solo molto indignato per come si possa ancora lasciar spazio a situazioni di apologia di fascismo, dopo tutto quello che il nostro Paese ha sofferto". Risponde così il giornalista Roberto Testa, socio Anpi, che si è visto arrivare a casa una lettera anonima e intimidatoria. Ieri mattina il postino gli ha recapitato, per mezzo di raccomandata, una lettera scritta in caratteri gotici "Io invece ho il fez e la camicia nera di papà" e un calendario di Mussolini. Accompagnato al plico anche un cappio nero. Lui denuncerà tutto alla Polizia. "Non so a cosa di possano riferire – racconta Testa – se non al post che ho pubblicato qualche giorno fa, in occasione del mio compleanno". Il 10 novembre, Testa ha compiuto gli anni e lui, sui social, ha pubblicato foto di lui da piccolino e della sua famiglia ricordando come la sua nascita fosse avvenuta "il secolo scorso, un secolo che aveva seminato il pianeta di milioni di morti, con quelle due sciagurate guerre mondiali. Il nazi fascismo aveva separato i miei genitori per cinque anni, spedendo mio padre Amedeo prima a combattere per una causa folle e poi in un campo di concentramento. Il destino ha voluto che si salvasse a stento ed eccomi qua. Anche io, come tutti ho seguito il mio destino. Molto di quello che sono lo devo a mia madre Silvia e mio padre Amedeo. Il vestito che indosso con orgoglio nella foto è il suo, di 50 anni fa". "Il pacco – racconta Testa – risulta spedito il giorno del mio compleanno, dal centro di Foligno. Se è una goliardata, è di cattivo gusto. Se non lo è, non mi ha affatto spaventato, ma profondamente indignato: le vie di Sant’Eraclio portano i nomi dei ragazzi deportati, di 25 ne tornarono 4. Assistere ancora ad apologia di fascismo è inaccettabile". Il caso è stato reso noto dal presidente dell’Anpi Foligno, Stefano Mingarelli, che ha espresso "solidarietà e vicinanza per il vile atto intimidatorio subito. Come al solito – continua Mingarelli – i fascisti si nascondono dietro l’anonimato perché non hanno nemmeno il coraggio delle loro bieche azioni. Vigileremo su questa vicenda e supporteremo Roberto in tutte le azioni che volesse fare, comunicando all’autore dell’infame gesto che l’Anpi si adopererà in tutte le sedi giudiziarie affinché lo stesso venga perseguito". L’Anpi si sofferma anche sul calendario inviato, di cui chiede il sequestro e la sospensione della pubblicazione.