SILVIA ANGELICI
Cronaca

Le lotte femminili . Il teatro che fa storia . Un viaggio-spettacolo dal 1935 ai giorni nostri

La Compagnia di Collestrada celebra i 50 anni e mette in scena “Gli ideali delle donne (e i grilli per la testa)“ di Walter Toppetti.

Un momento dello spettacolo diretto da Walter Toppetti

Un momento dello spettacolo diretto da Walter Toppetti

Un viaggio teatrale che attraversa la storia per illuminare le lotte delle donne di ieri e di oggi: la Compagnia teatrale di Collestrada, diretta da Walter Toppetti, celebra mezzo secolo con uno spettacolo che mette al centro la voce e la resistenza delle donne attraverso i decenni. Giovedì scorso nel teatro di Colombella, è andata in scena la data zero di “Gli ideali delle donne (e i grilli per la testa)”, scritto e diretto da Toppetti. Un’opera che trasforma il palcoscenico in un potente specchio della condizione femminile, capace di emozionare e far riflettere attraverso un racconto che unisce passato e presente.

L’azione si svolge nel 1935, nel XIII anno dell’era fascista, a Ponte San Giovanni. Al centro della narrazione, due donne straordinarie: Gisella e Gabriella, vedove della Grande Guerra, titolari di un piccolo laboratorio di sartoria allestito nella cucina della loro abitazione. Donne forti, determinate, che incarnano un spirito libertario e indipendente in un’epoca segnata dall’autoritarismo e dalle vessazioni. Circondate da Palmina, madre saggia e custode delle tradizioni familiari, e dal giovane Otello, figlio di Gisella, queste figure rappresentano la resilienza di un’intera generazione di donne che hanno dovuto lottare per affermare la propria dignità e autonomia in una società che negava loro diritti fondamentali.

"Questo è uno spettacolo di donne, ma non solo per le donne - sottolinea Toppetti - L’opera si rivolge a tutti per raccontare un’epoca in cui le donne non erano libere, non venivano considerate, offrendo uno sguardo profondo su un periodo significativo e su una condizione femminile difficile che ha segnato la storia italiana". La ricostruzione scenica è meticolosa: costumi, musiche e scenografie riprodotti fedelmente all’era fascista trasportano il pubblico in un’atmosfera autentica, dove il grande tavolo centrale della sartoria, la macchina da cucire e la radio d’epoca diventano simboli di un microcosmo in rosa che resiste alle pressioni del regime.

Il momento culminante dello spettacolo è rappresentato da un monologo finale di straordinaria intensità emotiva, che traccia un parallelismo inquietante e necessario tra le violenze subite dalle donne del passato e quelle che ancora oggi segnano la cronaca contemporanea. Con questa produzione, il Teatrodicolle celebra un anniversario significativo: mezzo secolo dalla nascita della compagnia, fondata il 12 agosto 1975 da un gruppo di giovani universitari che si riunivano nei garage di casa per condividere la passione per la musica e il teatro. Da quei primi incontri informali è nata una realtà che ha saputo crescere e rinnovarsi, mantenendo sempre viva l’attenzione verso i temi sociali e umani. La prima rappresentazione della piece, il 12 agosto alle 21.30 a Collestrada, nell’ambito della Festa Grossa.

Silvia Angelici