Le doppiette scrivono alla Tesei "La politica è rimasta a guardare"

Migration

"Già nel 2019, durante la campagna elettorale, il mondo venatorio raccomandò ad alcuni candidati, che oggi siedono con Lei nei banchi del Consiglio Regionale, un atteggiamento favorevole verso la caccia “sociale” e rappresentò la necessità della

riconduzione degli Atc al loro ruolo naturale di organismi tecnico-gestionali e non di dispensatori di prebende, come la liquidazione dei danni prodotti in agricoltura dalla fauna selvatica o insalvatichita". A scrivere sono alcune tra le massime associaizoni ventatorie dell’Umbria e due associazioni ambientaliste. Si rivolgono alla governatrice Tesei, in merito alla bufera che si è scatenata tra i cacciatori e l’Atc Perugia 1 e 3. "Tutto questo – prosegue la nota, che rappresenta la voce di circa 20mila doppiette – non è avvenuto, gli impegni assunti sono rimasti solo promesse elettorali. Lo dimostra quello che sta accadendo in questi giorni, gli Atc 1 e 3 predispongono i bilanci consuntivi del 2020 prevedendo entrate per centinaia di migliaia di euro che dovrebbero pagare i “cittadini cacciatori” perché non sono stati completati i piani di prelievo della specie cinghiale, senza tener conto delle restrizioni della pandemia, tra lockdown e spostamenti vietati".