Si è svolta venerdì al Rettorato dell’Università La Sapienza di Roma la cerimonia di consegna ad Aldo Braca della Laurea ad Honorem in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Il prestigioso titolo, deliberato dal Senato Accademico dell’Università su proposta della Facoltà di Farmacia e Medicina, è stato conferito al cittadino di Panicale, quale riconoscimento per "i suoi meriti imprenditoriali conseguiti nel campo dell’industria farmaceutica, in particolare per il significativo contributo fornito per lo sviluppo umano, scientifico e tecnologico con l’azienda BSP Pharmaceuticals Spa, di cui è fondatore e Presidente, e per l’impegno profuso nella realizzazione di uno dei più importanti Contract Development and Manufacturing Organization al mondo per lo sviluppo dei farmaci oncologici innovativi". "E’ per me un gradissimo onore ricevere questo riconoscimento" ha dichiarato l’umbro Aldo Braca "Un riconoscimento che viene da una istituzione universitaria fra le più autorevoli e prestigiose al mondo. Un riconoscimento che condivido con i 1200 ragazze e ragazzi che lavorano in BSP e con i quali, ogni giorno ed a fianco dei nostri clienti, ci impegniamo nell’innovazione e nella realizzazione di farmaci contro il cancro". La cerimonia si è conclusa venerdì con la lectio magistralis di Aldo Braca dal titolo "Dalle prime beta-lattamine semisintetiche agli anticorpi monoclonali coniugati, un percorso di vita interessante". E proprio in piena pandemia La Nazione aveva intervistato Braca nel dibattito sulle monoclonali nella sua "battaglia" per impiegare gli anticorpi monoclonali nelle terapie per i pazienti affetti dalle varianti più aggressive. Braca, in quelle settimane fu sotto i riflettori appena l’Aifa diede l’ok all’impiego degli anticorpi monoclonali anche in Italia. A produrli per l’americana Eli Lilly era infatti proprio lo stabilimento di Latina fondato da Braca. Sara Minciaroni