La zona "gialla" è vicina: meno restrizioni

Da mercoledì l’Umbria potrebbe lasciare la fascia arancione. Intanto è in vigore un’ordinanza regionale: ecco cosa prevede

La confusione non manca. Tra Dpcm e ordinanze regionali, i cittadini e i titolari di negozi e attività di ristorazione appaiono sempre più confusi. E allora vale la pena fare un po’ di chiarezza. A cominciare dalle date. L’Umbria è attualmente in fascia arancione e resterà tale fino a martedì 3 dicembre (data di scadenza del Dpcm). Dal giorno successivo la regione potrebbe tornare in zona gialla e quindi vedere allentare alcune restrizioni. Attualmente c’è però anche in vigore un’ordinanza regionale (fino a domenica 6 dicembre) in cui le misure sono più restrittive: ordinanza che la Regione potrebbe lasciare in vigore fino a quella data anche se l’Umbria diventasse gialla, ma questo lo sapremo solo la prossima settimana. Attualmente quindi in Umbria è vietato uscire dal proprio comune e dalla regione, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità, sempre da indicare sul modulo di autocertificazione. Dalle 5 alle 22 vige però il coprifuoco: n on ci si può spostare nemmeno all’interno del comune se non per comprovati (lavoro, salute, urgenze...) motivi da indicare sull’autocertificazione. I negozi al dettaglio restano aperti, ma bar, ristoranti e pasticcerie rimangono chiusi h24. Concesso solo il servizio di asporto (soltanto fino alle 22 e con divieto di consumare in loco o nelle vicinanze) e di consegna a domicilio. Aperti i parrucchieri e i barbieri e i centri estetici, i supermercati (e con essi tutti i negozi di generi alimentari), le farmacie e le parafarmacie. Chiusura totale inoltre di teatri, mostre e musei, sale bingo, centri scommesse e slot machine

Tra le altre attività che rimangono aperte anche edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie e officine di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole. Le altre limitazioni stabilite dalla Regione sono riportate nella ricostruzione grafica, ricordando che in zona arancione le uniche scuole con la didattica a distanza sarebbero quelle superiori, ma la Regione ha stabilito che lo saranno almeno fino al 3 dicembre anche le seconde e terze medie, mentre gli alunni delle prime torneranno in classe insieme a quelli delle Elementari.