La strada complanare fa litigare ancora

Il consigliere Giovannini (Pd): "Sollecitare un raccordo con la Soprintendenza". E il vicesindaco replica

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Un’opera pubblica intorno alla quale si sta consumando uno scontro politico tra la Giunta e l’opposizione di centrosinistra. La strada complanare fa litigare come non mai. Dopo aver sollecitato una revisione del tracciato per tutelare la coltivazioni agricole di pregio che si trovano nella striscia di terreno tra l’autostrada e quello della futura arteria, adesso il Pd solleva la questione della tutela di ipotetici siti archeologici. Il vicesindaco Mario Mazzi ha già assicurato che gli insediamenti agricoli saranno tutelati, ma il consigliere comunale del Pd Federico Giovannini incalza anche sull’altro fronte. "In considerazione del rinvenimento di diversi reperti archeologici durante i lavori del primo tratto, si chiede di sollecitare un opportuno raccordo con la Soprintendenza", dice Giovannini.

Mazzi è lapidario: "Questi interrogativi lasciano disorientati perché già in passato avevo dettagliato tutte le fasi che accompagneranno la realizzazione dell’opera-dice-già in occasione della realizzazione del primo stralcio della strada complanare venne nominato un tecnico specializzato ma non venne trovato nulla di archeologico né a tutt’oggi ci sono testimonianze di ritrovamenti". Lo stesso Mazzi ha garantito che si sta lavorando per una condizione del tracciato in maniera tale da ridurre al minimo il numero degli espropri.