La Quintana... fuori porta Cena al castello di Sant’Eraclio

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La Quintana oltrepassa le mura urbiche per aprirsi alle periferie. E lo fa con l’iniziativa messa in agenda per il prossimo primo giugno dal Rione Contrastanga, che ha deciso di salutare questa nuova stagione con una cena a lume di candela dal titolo “O fuor per le campagne amene“, in programma alle 20, a cui farà da sfondo il suggestivo Castello dei Trinci che si trova nel cuore di Sant’Eraclio. L’evento è il frutto della sinergia che il Rione guidato dal priore Carlo Mattioli ha avviato con la Comunanza agraria di Sant’Eraclio e con la Festa della pecora organizzata dall’associazione “Le tre cannelle“. A presentare l’iniziativa a Palazzo Candiotti il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, il vicepriore del Contrastanga, Fabio Luccioli, il presidente della Comunanza agraria di Sant’Eraclio, Mauro Marchionni, Federico Cancelli della Festa della pecora e il parroco di Sant’Eraclio, monsignor Luigi Filippucci. E proprio di apertura al territorio ha parlato il vicepriore del rione gialloblu.

"La Quintana è impegno sociale tutto l’anno, non solo nel periodo di apertura delle taverne. Sociale e socialità, due direttrici fondamentali" ha detto Fabio Luccioli, spiegando come dal Contrastanga arrivi un "segnale forte, perché – ha dichiarato – mette insieme il popolo quintanaro e il mondo dell’associazionismo con un’apertura al territorio che punta anche alla valorizzazione del patrimonio culturale". Un’attenzione alla persona, a cui la comunità di Sant’Eraclio ha risposto con grande partecipazione. "La bella notizia – ha infatti sottolineato – è che la cena in programma al castello è già andata sold out. C’è stata una vera e propria mobilitazione da parte dei cittadini di Sant’Eraclio".