La danza contemporanea rilegge “Pinocchio“ a Todi

Debutto nazionale, stasera al Festival, per il raffinato spettacolo di Emilio Calcagno

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Spazio alla danza. Il Todi Festival punta sulla contaminazione dei generi e questa sera, al Comunale (ore 21), propone il debutto nazionale di "Pinocchio", la storia del burattino di legno nota a tutti. Un piccolo, grande capolavoro di romanzo di formazione, quello di Collodi, che il regista Emilio Calcagno, classe 1970, siciliano di origine ma francese di adozione, oggi direttore del ballo all’Opéra Grand Avignon, porta in scena attualizzandolo. Sul palco cinque danzatori, Amalia Borsellino, Giulia Di Guardo, Luigi Geraci Vilotta, Rosada Letizia Zangri e Ilyes Triki. Una produzione di Eco, la Compagnia che Calcagno ha fondato nel 2006, successivamente alla sua formazione tra Cannes e Angers e dopo essere giunto dal ballerino e coreografo Angelin Preljocaj.

Perché uno spettacolo di danza su un classico di Collodi?

"Mi ha intrigato il fatto che esistano molte versioni teatrali, ma pochissime versioni coreografiche, perché è un racconto difficile da mettere in scena con il movimento, eppure si presta. Si presta perché il burattinobambino è sempre in movimento: scappa, corre, e alla fine, attraversando varie tappe, ottiene la libertà agognata".

Lo spettacolo è stato rappresentato con successo in Francia. Ma chi è il suo Pinocchio?

"Il mio Pinocchio, archetipo del bambino dei sogni, prima di tutto desiderato e poi fatto su misura dal “genitore“, è una versione rivisitata: mantengo la storia vera con le varie scene, tutte quelle che si conoscono, ma è un Pinocchio che si connette al mondo reale con un telefono, regalatogli da Mangiafuoco al posto delle monete, il paese dei balocchi diventa una sorta di rave party con una parte cinematografica, Geppetto, interpretato dall’attore Denis Lavant, non è in scena ma in video, non c’è una fata turchina ma ce ne sono tre. Madre, sorella e amante: questa figura si sdoppia, si triplica, e non sempre esse sono gentili con lui. E c’è sempre un lieto fine, che tutti aspettano".

Sempre oggi al Festival, alle 18 al Nido dell’Aquila c’è ‘A Merica di Ramona Tripodi e nella Sala del Consiglio si presenta il libro di Andrea Zaghi, “La memoria e il futuro“. Per previsioni meteo non favorevoli, il concerto di Frida Bollani Magoni previsto domani al Chiostro di San Fortunato si sposta al Comunale.

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