La comunità piange il giovane Paolo Pierassa, morto in moto a due passi da casa

Il rito funebre sarà officiato nella piccola chiesa di Migliano

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La notizia della morte del giovane Paolo Pierassa, imprenditore di 44 anni, ha scosso l’intera comunità marscianese e non solo perché era conosciuto da tutti, grazie all’attività dell’officina meccanica di precisione di cui era titolare da anni, ma anche perché è il secondo incidente stradale mortale nel giro di pochi giorni. Dopo la morte, appena 4 giorni fa, di un uomo di sessantatré anni di Villanova, Silvano Bianchi. Entrambi erano in sella alle loro moto - Paolo una Ducati rossa, Silvano un grande scooter – e in entrambi gli incidenti è stato l’impatto con un’auto a non lasciargli scampo. Un’estate tragica e maledetta, quella che caratterizza il territorio marscianese, in particolare le arterie stradali della periferia nord, al confine con il Perugino. In pendenza, spesso senza adeguata manutenzione, come gran parte delle strade umbre. Le dinamiche sono al vaglio degli inquirenti, ma occorrerà tempo per elaborare il lutto di una persona che conosceva assai bene le due ruote, grande appassionato di moto e di lunghi viaggi in moto.

Paolo è morto domenica mattina non molto distante dall’abitazione che condivideva con sua moglie, insegnante di scienze motorie, e con i due figli. La salma è al Santa Maria della Misericordia, in attesa del rito funebre che sarà officiato nella piccola chiesa di Migliano, paese di poche decine di persone, sulla cima di un colle che segna il confine con il territorio della vicina Perugia. Ieri era lutto nella piccola comunità del paese, silenzio e parole di cordoglio e di vicinanza alla famiglia. Parole che ha avuto modo di dedicarle anche l’amministrazione comunale, appena appresa la notizia.

Su. Fe.