La città dell’acciaio svolta ancor più a destra

Terni enclave “rossa“ è solo uno sbiadito ricordo; anche il “verde“ del Carroccio si fa molto più tenue: anche qui dilaga la ’Fiamma’

Migration

Oltre 15mila voti alla Camera; più o meno altrettanti al Senato. Più 25% rispetto alle politiche del 2018 in entrambi i rami del Parlamento: piacendo o meno Il vincitore delle elezioni nazionali a Terni è il partito di Fratelli d’Italia. I numeri non mentono, soprattutto in democrazia. Chi perde? Beh, in termini percentuali lo scarto maggiore è per il M5S, con un -15% circa, ma per come era iniziata la campagna elettorale, pochi mesi fa, non si può certo dire che i pentastellati siano gli sconfitti di turno, tutt’altro. Il Pd perde un insignificante, almeno a livello locale-nazionale, 2%; anche Forza Italia, tutto sommato, registra un indolore -6% e piazza il proprio candidato, Raffaele Nevi, sull’ambita poltrona parlamentare (peraltro l’unica riservata a un ternano, almeno al momento). Il “terzo polo“ di Calenda e Renzi nel 2018 non c’era e incassa un 7,5% circa che di certo può essere ritenuto soddisfacente. Ebbene sì, lo sconfitto è uno ed è chiaro e limpido come il vincitore: è il Carroccio. La Lega del sindaco Leonardo Latini e della vice Benedetta Salvati scende di un roboante 10%: risultato che qualche problemino di assetti interni della coalizione, almeno in prospettiva, lo crea. Vero è che le amministrative sono ormai vicine e altrettanto vero è che nei tanti rimpasti di Giunta che si sono susseguiti FdI ha sempre strappato qualcosa in più alla Lega. La stessa composizione del Consiglio comunale è cambiata più volte, con il gruppo caro a Giorgia Meloni che è costantemente aumentato. “Le politiche non incidono sulle amministrative“ è il ritornello in uso in occasioni del genere, ma non è vero. FdI userà adesso la “cortesia istituzionale“ di non chiedere altro all’alleato in difficoltà, ma tra otto mesi presenterà il “conto“. Che potrebbere esere anche salato: tipo il prossimo candidatoa sindaco del centrodestra.

"Lo straordinario risultato di Fratelli d’Italia nel nostro territorio - commenta il coordinatore comunale ed ex assessore, Marco Cecconi – porta i nomi delle migliaia di ternane e ternani che hanno ascoltato e fatto proprie le nostre buone ragioni. Una Terni generosa (tra i migliori risultati i regione) nel buttare il cuore oltre ogni ostacolo (di memoria o di appartenenza); così determinata nel riservare alla sinistra una marginalità ancora più netta che altrove. Non tradiremo la fiducia di chi ci ha dato fiducia: quello di oggi è solo un felicissimo punto di partenza".

Stefano Cinaglia