"La Boteguita: giustizia ed equità in azione Ci battiamo per una retribuzione dignitosa"

Parla una delle volontarie della bottega del commercio solidale di Città di Castello “Aiutateci facendo acquisti“

Migration

Parla Laura Barcacci, volontaria della bottega del commercio equo e solidale di Città di Castello.

Perché nasce la Boteguita e come funziona?

"Nasce 21 anni fa da un gruppo di persone colpite dalla differenza tra lo stile di vita occidentale e quello dei popoli del sud del mondo. All’inizio erano pochi, ma motivati e pian piano sono aumentati fino ad arrivare a 150 volontari. È un negozio come gli altri, però ogni pezzo ha una sua storia: i prodotti vengono scelti in centri che collegano le botteghe ai lavoratori di Paesi

dell’Africa, dell’Asia e del Centroamerica; c’è il pieno rispetto del lavoratore che riceve la giusta retribuzione. Non è beneficenza, è giustizia".

Quali risultati ha l’attività?

"L’obiettivo è aiutare la progettualità di vita di questi lavoratori, attraverso un compenso dignitoso. La nostra attività ha i costi di tutti i negozi, salvo quello del personale perchè sono tutti volontari; l’utile viene investito in progetti, come la costruzione di pozzi in Malawi, la donazione di beni per gli orfanotrofi in Kosovo, il microcredito alle donne in Burkina Faso".

Come si può contribuire?

"Essendo cliente, perchè i prodotti del negozio sono di buona qualità! Inoltre si può fare volontariato".