L’Imam di Perugia è ricoverato I musulmani raccolti in preghiera

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L’Imam di Perugia, Abdel Qader Mohamad, è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Perugia. Il religioso, figura del mondo islamico di maggior spicco in Umbria, è stato ricoverato quasi due settimane fa al Santa Maria della Misericordia dopo aver contratto il Covid e dove era stato accompagnato dai sanitari del 118 in codice rosso. Le sue condizioni, riferiscono fonti interne, "sono purtroppo molto serie". Qader, laureato in Medicina alla Sapienza di Roma, cittadino italiano di origine palestinese, è Imam del Centro Islamico Culturale di Perugia e dell’Umbria e della moschea di Colle Val d’Elsa. E’ inoltre il fondatore dell’Ucoi, dell’Usmi (Unione studenti musulmani in Italia) e di molte associazioni culturali in Italia. Lo scorso 30 gennaio, il Centro islamico culturale di Perugia scriveva che Abdel Qader "è attualmente in carico al Pronto soccorso ma ci preoccupa l’impossibilità di ricovero nel reparto Covid del capoluogo umbro e negli ospedali vicini per mancanza di posti. Ci auguriamo che si possano prendere tutte le dovute misure per curare al meglio il nostro Imam e le persone che ne hanno bisogno".

Era stata la figlia Sumaya Abdel Qader (consigliere comunale Pd a Milano), a chiedere "un pensiero positivo o una preghiera per mio papà. La situazione è severa ma stabile. Si sta valutando lo spostamento altrove ma per ora le sue condizioni non lo permettono. È così questo maledetto virus. Arriva e all’improvviso ti sconvolge la vita. Abbiate cura di voi e dei vostri cari". Lo stesso Imam lo scorso marzo pregava affinché l’Italia uscisse presto dall’emergenza. "Dio salvi l’Italia da ogni male, Dio protegga l’Italia, preghiamo Allah per la nostra amata Italia in cui viviamo – disse –, preghiamo per i nostri parenti, fratelli e amici e per tutti gli abitanti sulla terra italiana. La forza della preghiera rafforza gli animi e quindi anche le nostre difese immunitarie. Noi musulmani ci rifugiamo in Allah per proteggere questo Paese dal coronavirus. Diamo tutti una mano per proteggere la salute di tutti in Italia, seguendo le regole chieste dalle autorità competenti governative e sanitarie".

Michele Nucci