Ammalato di ipersessualità. "E’ solo colpa dei farmaci"

Perugino di 50 anni nei guai per furto di profilattici

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Perugia, 17 giugno 2018 - Quattro furti in meno di tre mesi in un periodo della sua vita in cui assumeva farmaci dagli effetti collaterali molto pesanti e che probabilmente – come sostiene il suo avvocato – potrebbero aver influito sulla sua capacità di comprendere cosa stesse facendo.

E’ il maggio del 2014: un cinquantenne residente nel Perugino viene sorpreso a tentare di scassinare il distributore notturno di una farmacia: lo beccano le forze dell’ordine e finisce davanti a un giudice con l’accusa di tentato furto. Arriviamo al 26 luglio: lo stesso uomo viene nuovamente trovato invischiato in un reato identico, ma stavolta è riuscito a prendere della merce dal distributore, si tratta di scatole di preservativi.

Il giorno dopo compare nuovamente in tribunale, ma la sera stessa replica il suo comportamento, sempre a caccia di scatole di preservativi. Se non avesse un risvolto drammatico potrebbe sembrare una storia boccaccesca, invece, secondo quanto riferisce il legale dell’uomo, avvocato Valentina Alunni, con tanto di relazioni medico-legali alla mano, in quel periodo della sua vita l’uomo adesso imputato per furto in quattro diversi procedimenti sarebbe stato costretto a ricorrere a medicinali diversi da quelli presi abitualmente per contrastare la malattia degenerativa di cui è affetto. E che proprio questi presidi medici gli avrebbero dato certi effetti collaterali: ipersessualità (di lì il furto di preservativi) e ludopatia che, in ottica difensiva, avrebbe provocato l’altrimenti inspiegabile furto di monetine nella macchina per fototessere in un centro commerciale. L’avvocato, che ha concordato un patteggiamento in continuazione per tutti e quattro gli episodi a sei mesi (con pena sospesa), ha inoltre prodotto documenti che attestano come in seguito al ripristino di una cura diversa l’uomo sia tornato ad essere quello di prima: un normale cittadino, peraltro con un buon impiego in un istituto bancario, purtroppo per lui affetto però da una grave malattia.