Indagati tre albanesi per tentato omicidio

I fatti si verificarono davanti ad un bar di via Settevalli. Intervenne la Polizia

Migration

Quattro o cinque colpi di pistola esplosi a scopo intimidatorio, altri due, invece, indirizzati contro l’auto di un albanese, "obiettivo dell’agguato" di un gruppo di connazionali con cui aveva avuto una discussione. Il fattaccio era accaduto il 12 luglio del 2018 nel parcheggio di un noto bar in via Settevalli, richiamando l’attenzione dei residenti che, svegliati nel cuore della notte dai colpi d’arma fuoco, allertarono le forze di polizia. Avviati nell’immediato gli accertamenti necessari per ricostruire l’accaduto, il pm Mario Formisano nelle scorse settimane ha chiuso le indagini a carico di tre uomini di origine albanese: si tratta di un 40enne e di altri due giovani di 30 e 25 anni residenti a Perugia e Spoleto che quella notte avrebbero cercato di uccidere il "rivale". Per la procura "l’idoneità e la direzione della condotta è resa manifesta dalla traiettoria delle due ogive che attingevano l’autovettura" in cui il connazionale si trovava. Le estremità dei proiettili colpirono il cofano posteriore dell’auto ad altezza uomo e solo per "puro caso" non ferirono il conducente all’interno. Gli altri colpi, sparati in varie direzioni con pistola a canna liscia, avrebbero avuto lo scopo di intimidire l’avversario. Ma non gli altri due, esplosi in direzione della Punto dell’albanese. A distanza di 2 anni dai fatti l’accusa, per i tre, è tentato omicidio in concorso.

Valentina Scarponi