Perugia, spento maxi incendio: indagini sulle cause, divieti sul consumo di ortaggi

Una domenica di paura per la maxi nube che si è levata dall'azienda dei rifiuti attaccata dalle fiamme

Carabinieri sul luogo dell'incendio (Foto Crocchioni)

Carabinieri sul luogo dell'incendio (Foto Crocchioni)

Perugia, 11 marzo 2019 - Finisce l'incubo, ma adesso scattano le indagini per capire le cause del maxi rogo che ha messo sotto scacco Perugia nella giornata di domenica. Nel pomeriggio cominciano le fiamme, altissime e violente, nell'azienda di rifiuti "Biondi Recuperi", nella zona industriale di Ponte San Giovanni. Decine le chiamate ai vigili del fuoco: la nube nera e immensa che sale sulla città viene vista da tutti.

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Intervengono i vigili del fuoco con tutte le forze a disposizione in quel momento: 24 uomini, 4 mezzi, un funzionario. Il rogo è molto violento. Il Comune di Perugia chiede ai cittadini di chiudere le finestre e in serata chiuderà alcune scuole nel raggio di tre chilometri dall'incendio. Intanto, i vigili del fuoco continuano il loro lavoro. Serviranno più di dodici ore alle squadre per estinguere le fiamme.

All'alba l'incendio è spento e inizia l'opera di bonifica. I danni sono gravissimi. A bruciare è stato principalmente il materiale ammassato nel deposito «risultato principalmente composto da carta, plastica e imballaggi», dicono i vigili del fuoco.

Intervengono anche i carabinieri del Noe: sono loro a indagare con il supporto dei vigili del fuoco su quanto è accaduto: si tratta di un incidente o è un rogo doloso? I militari sono a lavoro per capire le cause di questo grave incidente che poteva avere conseguenze ambientali peggiori. Accertamenti anche da parte dell'Arpa, che monitora la qualità dell'aria. Le scuole rimarranno chiuse soltanto per la giornata di oggi e a puro scopo precauzionale. 

Il Comune di Perugia diffonde, nella mattina di lunedì, alcune prescrizioni sul consumo di ortaggi coltivati nella zona: dovranno essere lavati accuratamente e non dovranno essere somministrati a bambini e donne in gravidanza. Scatta anche, sempre nell'area dei tre chilometir, il divieto di pascolo e di raccolta di funghi. 

«Un rogo così, in un'area che si occupa dello stoccaggio di materiali derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti genera sempre preoccupazione»: lo ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini parlando dell'incendio di Ponte San Giovanni. Lo ha fatto a margine della presentazione di nuove tecnologie all'ospedale di Perugia.

«Bisogna capire prima di tutto - ha sottolineato Marini - quali tra i materiali lì stoccati si sono incendiati e cosa hanno prodotto sul suolo e in atmosfera. I tecnici sono al lavoro e ci consegneranno una relazione dalla quale potremo capire gli effetti per l'inquinamento prodotto dal rogo. Un incendio di rifiuti è sempre motivo di grande preoccupazione e allarme».

La presidente della Regione ha quindi espresso fiducia nel «lavoro attento» delle forze di polizia. Ha poi ringraziato i vigili del fuoco per il lavoro fatto «con grandi capacità operative che dimostrano la grande qualità del corpo» ed evidenziato «il lavoro di squadra delle Istituzioni».

L'Usl Umbria 1 è «già attiva per capire se ci sono state ricadute per la salute pubblica» in seguito all'incendio. Lo ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini partecipando a un'iniziativa all'ospedale del capoluogo umbro. «Stiamo aspettando le prime valutazioni - ha aggiunto Barberini - e all'esito delle stesse informeremo la comunità regionale».