Inaugurato il Centro di documentazione delle acque e della terra

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Si chiama Cedat, acronimo di "Centro di documentazione delle acque e della terra" e si propone di essere non un museo ma un centro studi per tenere vivi due aspetti identitari della città, quello dell’acqua e della sua storia e quello della terra. Mercoledì l’inaugurazione, a Palazzo Camilli, alla presenza del sindaco Virginio Caparvi, del primo cittadino di Gubbio Filippo Stirati e di altri rappresentanti dell’area interna del nord – est. Il progetto infatti, che occupa tutti e tre i piani della struttura, è stato realizzato con i fondi della Strategia Aree interne ed è costato 130mila euro. A gestirlo sarà l’associazione l’Arengo, presieduta da Andrea Iaccarino.

Sui tre piani ci sono mostre permanenti su acqua e terra, con tanto di pezzi rari di archeologia industriale di strumenti che servivano per estrarre la terra dalla montagna, ma anche mostre sull’acqua, su Felice Bisleri che per primo commercializzò l’acqua nocerina e su figure come Francesco e Pietro Staderini, fondamentali per la svolta dell’attività estrattiva.