In carcere o ai ‘domiciliari’ col reddito di cittadinanza

I carabinieri scoprono due “furbetti“ del beneficio, entrambi denunciati. Recuperati oltre cinquemila euro che sono stati percepiti indebitamente

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Finisce in carcere ma percepisce il reddito di cittadinanza. I carabinieri di Otricoli hanno denunciato alla Procura e segnalato all’Inps affinché gli venga sospesa la fruizione del beneficio, un 27enne disoccupato di origini ternane. L’uomo lo scorso 17 settembre era stato condotto in carcere, nel penitenziario di Sabbione, dai carabinieri in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Spoleto. "Successive indagini – spiega l’Arma _ permettevano di accertare che questi nel precedente mese di maggio aveva presentato all’Inps la domanda per ottenere il ‘reddito di cittadinanza’. La domanda veniva regolarmente accolta, ma durante la detenzione in carcere il 27enne ometteva di comunicare di esserne beneficiario". Infatti, tra i requisiti di compatibilità per la concessione del beneficio, il legislatore ha previsto la mancata sottoposizione a misure cautelari personali di chi ne fa richiesta. La somma complessiva indebitamente percepita è di 4.816 euro. Situazione analoga a Terni, dove i carabinieri hanno denunciato un ternano 45enne, già noto alle forze dell’ordine, che malgrado fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dal novembre scorso, aveva avanzato istanza per ottenere il beneficio a dicembre, omettendo però di comunicare la misura cautelare in atto cui era sottoposto e riuscendo a percepire indebitamente, da gennaio a marzo scorsi, complessivamente 1.500 euro. "L’Ispettorato del Lavoro _ aggiunge l’Arma _ è stato informato per la revoca del beneficio e l’avvio dell’azione per il recupero delle somme indebitamente percepite".

Ste.Cin.