Il vescovo: "I ternani sono di pasta buona"

I ternani? "Gente di pasta buona e servono buone mani per maneggiarla". Cosa chiedono? "Compattezza economica", che si remi tutti dalla stessa parte. E ancora: "Mi dispiace che a Piazza Duomo non passeggi mai nessuno. Vorrei chiedere qualche modifica alla viabilità per riempire Piazza Duomo. Se potessi andrei sempre a Corso Tacito. A me piace stare in mezzo alla gente". Sono alcuni dei passaggi del vescovo Francesco Antonio Soddu (nella foto) , che ieri in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha incontrato gli operatori della stampa ternana. Per il presule è stata anche l’occasione per stilare un “bilancio“ del suo primo anno di mandato come vescovo della Diocesi di Terni, Narni e Amelia. Terni per anni ha avuto un Pil molto alto, ha sottolineato il vescovo toccando vari temi dell’attualità, è questo ha fatto credere alle persone di essere autosufficienti, situazione che l’ha allontanate dal sentimento religioso: ma quando è arrivata la crisi, è la sintesi del presule, la gente di Terni si è ritrovata con un’economia debole e lontana dalla chiesa. Un rapporto, quest’ultimo, che ora non è facile recuperare. "Mi piace stare in mezzo alla gente, andare a fare la spesa, essere riconosciuto – ha detto ancora il vescovo -. Si diceva che la mascherina anticovid fosse utile per non essere riconosciuti: ma perchè mai? Io non mi nascondo di certo".

Lodando le eccellenze territoriali, anche in termini di personalità che storicamente lo hanno caratterizzato, il vescovo ha annunciato la diretta della messa della Cattedrale su Rai Uno il 12 marzo; la conferenza del primo febbraio sugli appuntamenti valentiniani e un’iniziativa, ancora top secret, di valorizzazione del territorio.