Il Topino non può aspettare "Messa in sicurezza idraulica Basta ritardi nel progetto"

La consigliera comunale dem Rita Barbetti interroga il sindaco per chiedere alla presidente Tesei di evitare ulteriori perdite di tempo.

Il Topino non  può aspettare  "Messa in sicurezza idraulica  Basta ritardi nel progetto"

Il Topino non può aspettare "Messa in sicurezza idraulica Basta ritardi nel progetto"

Una presa di posizione del sindaco Stefano Zuccarini, anche attraverso un ordine del giorno per chiedere alla presidente Tesei di evitare ulteriori ritardi nel progetto di messa in sicurezza idraulica del fiume Topino. A chiederlo è la consigliera comunale dem Rita Barbetti in una interrogazione indirizzata al primo cittadino. Un tema particolarmente sensibile alla luce della grave alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna causando 14 vittime. Barbetti ripercorre il progetto di mitigazione del rischio idraulico, "iniziato nel 2000 e che, a seguito di vicissitudini di vario genere" ha portato alla predisposizione di un progetto dimensionato sul contenimento di eventi di piena associati ad un tempo di ritorno di 50 anni. Barbetti ricorda come la progettazione sia iniziata nel 2013 e conclusa nel 2022, "superando con difficoltà e ritardi tutti gli adempimenti previsti per la sua approvazione. Per il progetto, la Regione ha ottenuto un finanziamento di 32 milioni e la presidente della Regione risulta essere il Commissario di Governo". Nel mezzo c’è stato l’aumento dei costi stimati ad altri 16 milioni. La Regione, stando a quanto riferito dalla consigliera, ha richiesto una valutazione del progetto al Dipartimento nazionale della Protezione civile, le cui risultanze sono state riassunte in una nota della Fondazione Cima. "Con la messa in sicurezza con tempo di ritorno di 50 anni – scrive Barbetti – resterebbero ancora da mettere in sicurezza, per il ritorno a 200 anni, circa 10mila abitanti e le strutture strategiche costituite dall’ospedale e dalle scuole".