Il ragazzino ritrovato a Perugia . Cristiano rintracciato dai carabinieri con un amico in un “McDonald“

Ha 12 anni, era scomparso lunedì dopo la fuga dal territorio di Grosseto dove vive in una comunità. Il papà, di Spello, ha subito raggiunto la caserma dei militari per riabbracciarlo. Indagini sulla sparizione. .

Il ragazzino ritrovato a Perugia . Cristiano rintracciato dai carabinieri con un amico in un “McDonald“

Il ragazzino ritrovato a Perugia . Cristiano rintracciato dai carabinieri con un amico in un “McDonald“

E’ stato ritrovato dai carabinieri con un amico nei pressi di un McDonald’s di Perugia, Cristiano Giordano, il dodicenne che era scomparso lunedì da Grosseto, dove vive in una Comunità, e che era atteso in Umbria, a Spello, dove abita la famiglia. Subito avvisato il padre, che ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Perugia. "Una bellissima notizia", non aggiunge altro il genitore. Il ragazzino è in buone condizioni. Sul suo caso indagava la magistratura toscana, che era comunque in contatto con quella umbra e con le diverse forze di polizia. Resta da capire dove e con chi il ragazzo abbia trascorso questi cinque giorni; l’importante comunque è che l’incubo sia finito e stia bene. Lunghe, inevitabilmente, le verifiche dei carabinieri per ricostruire con esattezza un a vicenda che ha tenuto con il fiato sosopeso la famiglia e due comunità, qualla grossetana e l’altra di Spello. Un comune di quasi diecimila abitanti, Spello, che da lunedì scorso viveva “ sospeso“. La notizia della scomparsa di Cristiano Giordano, che da qualche anno è arrivato a Spello insieme al padre Luigi, aveva suscitato preoccupazione. Cristiano ha 12 anni ed era scomparso da una comunità toscana dove era ospitato da qualche mese, ma a Spello lo conoscono bene e tutti erano in attesa di buone notizie. Fino allo scorso anno, Cristiano frequentava la scuola media a Spello. "Certo che c’è preoccupazione – così in mattinata, prima del ritrovamento, la dirigente scolastica Maria Grazia Giampè –, perché Cristiano è una presenza che conosciamo tutti e che tutti hanno nel cuore". Un carattere non facile, raccontano in città. "Era com’è – aveva aggiunto la dirigente scolastica – , ognuno di noi è una persona unica e apprezzabile per quello che è". Un altro testimone della preoccupazione della cittadina è stato il parroco, don Diego Casini. "Non conoscevo questa famiglia ma la città è preoccupata - affermava il sacerdote poche ore prima del ritrovamento – . C’è apprensione. La domanda che ci si pone, d’istinto, è dove sia andato e perché". E’ quello a cui stanno lavorando i carabinieri, che indagano per ricostruire con esattezza gli ultimi giorni. L’importante è che Cristiano stia bene e in buone mani. Pr tutto il resto ci sarà tempo.

Alessandro Orfei