Il Partito democratico a difesa della sanità folignate, senza dimenticare di dire la propria nel processo di riorganizzazione dei servizi tra Foligno e Spoleto. Dopo la richiesta di un Consiglio comunale aperto, con un focus proprio sulla riorganizzazione del Terzo polo ospedaliero, i dem lanciano una raccolta firme. Una petizione che vuole raccogliere un numero importante di sottoscrizioni, al di là dei confini politici, da presentare in occasione della riunione della massima assise cittadina. A presentare l’iniziativa la segretaria Pd, Maura Franquillo, il presidente Carlo Fioretti, la consigliera Rita Barbetti e Sandro Venanzi, del dipartimento sanità. "A Foligno e in Umbria – si legge nella petizione – i principi fondamentali su cui si basa il sistema sanitario nazionale, ovvero l’universalità, l’uguaglianza e l’equità, stanno venendo meno". Nel documento c’è anche una difesa del distretto sanitario, che Spoleto rivendica per sé: "Il distretto sanitario della terza città dell’Umbria non può essere cancellato. Foligno è un centro demografico importante e necessita di un punto di riferimento che svolga un ruolo di coordinamento ed erogazione di servizi", scrivono i dem. Sul tema, la posizione del Pd si fa più articolata, anche senza arretrare. "Auspichiamo una distribuzione ottimale. A Foligno è prevista la palazzina Inail con Casa di comunità e distretto", ha detto Barbetti. "Il distretto diventerà un luogo direzionale – ha specificato Venanzi – e molti servizi saranno nella Casa di comunità che, nei progetti Pnrr, a Foligno non c’è ma che diventa fondamentale". "La città – ha detto Fioretti – deve difendere il proprio ospedale e i propri servizi. Auspichiamo una integrazione equilibrata, per evitare campanilismi". Alessandro Orfei