Il cardinale Bassetti "Pregherò per Sara"

Il presidente Cei in visita a Tredozio, ha incontrato la madre della giovane ginecologa scomparsa a Trento

Migration

"Avevo tanto bisogno di conforto, distrutta come sono dal dolore per la scomparsa il 4 marzo scorso in Trentino di mia figlia 31enne, Sara Pedri. Così ho chiesto e ottenuto di incontrare il cardinale Gualtiero Bassetti, il presidente dei vescovi italiani". A parlare è Mirella Sintoni, la mamma di Sara Pedri, la ginecologa forlivese 31enne che lavorava all’ospedale di Trento e di cui si sono perse le tracce, nonostante le continue ricerche e trasmissioni su media nazionali. Secondo molte prove e testimonianze, la giovane, della quale è stata ritrovata l’auto vuota e col cellulare dentro sulle rive di un fiume, sarebbe stata vittima di mobbing sul lavoro da parte dei superiori. A questo proposito il legale della famiglia, Nicodemo Gentile di Perugia, ha consegnato in procura una lunga difesa con 15 pagine di testimonianze. Il cardinale Bassetti domenica scorsa era in visita a Tredozio, paese natale di don Pietro Poggiolini, il prete che lo ha battezzato nel 1942 a Popolano, paese natale del porporato. Racconta la mamma di Sara Pedri: "Il cardinale era informato della mia dolorosa vicenda. Mi ha ascoltata e al termine mi ha assicurato di pregare per me, per mia figlia e per la mia famiglia. Anzi, gli ho chiesto anche di chiedere a papa Francesco di pregare per mia figlia e per me. E il cardinale mi ha assicurato che lo farà". La signora Mirella Sintoni ha partecipato anche alla messa concelebrata dal cardinale e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, per la prima volta a Tredozio, e alle manifestazioni culturali svoltesi nella sala della comunità. Racconta ancora la signora Sintoni: "Nel breve colloquio col cardinal Bassetti ho trovato tanta comprensione, umanità e conforto, tanto che il mio dolore, anzi, quello di tutti i componenti della famiglia, ha allentato un po’ la morsa". Conclude la mamma di Sara: "Sul piano delle ricerche, non abbiamo novità. Ma continuiamo a sperare, come ci ha raccomandato anche il cardinale".

Quinto Cappelli