“Happy Days“ al Love Film Festival Don Most: "Così è nato Ralph"

L’attore americano protagonista delle mitica serie tv ha inaugurato a Perugia la kermesse con Madalina Ghenea

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di Sofia Coletti

Happy Days... al Love Film Festival. L’ottava edizione della kermesse dedicata all’amore per la giustizia si è aperta ieri nel segno di Don Most, il mitico Ralph Malph della serie tv “Happy Days“. Sguardo giocoso, sorriso da eterno ragazzo, l’attore americano ha mostrato grande entusiasmo per l’avventura perugina: in mattinata ha tenuto banco nella cerimonia inaugurale, affiancato dalla madrina del festival, la splendida Madalina Ghenea. In serata è stato protagonista assoluto alla Sala dei Notari, con una performance canora, poi con la presentazione e la proiezione in anteprima del film da lui diretto, “Moola“, Nell’attesa ci ha raccontato segreti e successi della celeberrima serie tv ambientato a Milwaukee, con le vicende quotidiane di Fonzie e della famiglia Cunningham.

Quanto è stato importante per lei il personaggio di Ralph?

"Il bello è che in origine – ricorda Don Most – feci il provino per il ruolo di Postie. Ma ai produttori piacque così tanto il mio modo di fare che decisero di creare un nuovo personaggio fisso, cucito su di me. Nella puntata pilota Ralph Malph ha un piccolo spazio, poi nel tempo è cresciuto anche con le mie improvvisazioni. “Happy Days“ è stata un’esperienza incredibile, ho lavorato con un cast eccezionale, da Ron Howard a Henry Winkler e Tom Bosley, è stata una tappa incredibile della mia carriera. Ma è stato tanto tempo fa, come se fosse un’altra vita".

Eppure la fama di Happy Days non accenna a fermarsi..

"E’ vero, e i fans più appassionati sono gli italiani. Penso che il successo sia dovuto a due motivi: il primo è l’armonia, la chimica perfetta del cast che mescolava personalità e talenti. Eravamo una grande famiglia, siamo ancora molto amici. E poi c’è l’ambientazione nei mitici anni ’50, che permette alla serie di non invecchiare mai".

Che ne dice di Perugia?

"Non c’ero mai stato, è bellissima e affascinante. Sono felice di cantare alla sala dei Notari, la mia carriera è iniziata come musicista poi il cinema ha preso il sopravvento. E tra domenica e lunedì inizierò a girare in corso Vannucci un corto di carattere sociale, “La differenza“ diretto da Luca Guardabascio. Spero di fare altri progetti insieme lui".

La cerimonia inaugurale, guidata dal direttore artistico Daniele Corvi, ha poi presentato la collaborazione con la Global Thinking Foundation che ha promosso un concorso sull’inclusione sociale, la parità dei generi e la cybersecurity, vinto dal corto “Uruguay“ di Andrea Simonella. Il Festival prosegue oggi con un fitto cartellone che include i making of di “Soldato sotto la luna” e “Uomini da marciapiede“, film girati di recente in Umbria.