Ha dormito in auto per non contagiare gli altri: il 13enne ora è in hotel

L’assessore comunale. Edi Cicchi ha contattato. la Regione e l’Asl

E’ stato trasferito ieri con il padre al Covid hotel Villa Muzi di Città di Castello il tredicenne positivo al Coronavirus costretto a dormire in auto (e la seconda notte in un fondo adibito agli attrezzi) per non contagiare il resto della famiglia che vive in un monolocale nel centro di Perugia, in attesa delll’assegnazione dell’alloggio popolare.

Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune del capoluogo umbro, Edi Cicchi (nella foto). Proprio l’assessore si è subito attivata per risolvere la delicata situazione in collaborazione con la Usl e con la Regione. La struttura tifernate è infatti una di quelle individuate per ospitare le persone positive al virus ma asintomatiche o quelle in quarantena che non possono disporre di posti idonei dove stare. "Sarebbe auspicabile maggiore coordinamento – ha detto l’assessore Cicchi in relazione a quanto accaduto – Dal pediatra al medico di famiglia alla Asl avrebbero dovuto indicare il percorso da seguire a questa famiglia.

Stamattina (ieri, ndr) ho subito però cercato di capire la situazione per risolvere il problema e adesso verificheremo anche la possibilità di prenderci cura di mamma e fratellini portando loro i pasti a domicilio". Il papà del bimbo si era lamentato ieri proprio perché lasciato solo in questa situazione da tutte le istituzioni. "Quando ho chiesto di essere aiutato, quelli della Asl mi hanno risposto che loro non si occupano di queste cose".

Quanto alla possibilità di ottenere un alloggio popolare di cui Yacine, immigrato algerino, regolarmente in Italia dal ’98 aveva fatto richiesta nell’agosto del 2019, l’assessore Cicchi ha spiegato che sono in fase di assegnazione le prime 35 case popolari e, salvo irregolarità, Yacine rientrarerà nella prima tranche di aggiudicazione, nonostante i ritardi a causa del Covid.

"Prima eravamo in lockdown – ha spiegato l’assessore – e adesso la commissione si sta riunendo per procedere all’ultima verifica. Realisticamente l’assegnazione potrebbe avvenire a inizio anno. Abbiamo effettivamente fatto tutte le verifiche e appurato che l’abitazione in cui vive è scadente".