Sanità: ministro Grillo convoca l'unità crisi sui fatti umbri. "Via le mele marce"

Oggi alle 16 nella sede del dicastero, si riunirà l'unità di crisi permanente, con il compito di accertare se, sono stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione

Il ministro Giulia Grillo

Il ministro Giulia Grillo

Perugia, 12 aprile 2019 - Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha dato indicazione ai suoi uffici, ieri notte, di convocare l'unità di crisi permanente del ministero, per quanto accaduto in Umbria. Lo rende noto un comunicato del ministero nel quale si informa che "oggi alle 16 nella sede del dicastero di Lungotevere Ripa si riunirà l'unità di crisi permanente alla presenza del ministro con il compito di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie siano stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione e impedimenti nell'erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. L'unita' di crisi permanente del ministero - si legge nella nota - ha il compito di individuare con tempestivita' procedure e strumenti atti a ridurre il rischio di ripetizione di eventi infausti o di particolare gravita' che si verificano nell'ambito delle attivita' di erogazione delle prestazioni da parte del Servizio sanitario nazionale e di coordinare gli interventi a tal fine necessari per rendere più efficiente e immediata l'azione del Ministero e delle altre istituzioni competenti". 

L'inchiesta sulla sanità umbra preoccupa il ministro della Salute, Giulia Grillo. "Il quadro della vicenda - commenta Grillo in una nota - è molto grave. Per la parte che attiene al mio ministero effettueremo ogni verifica che ci compete. Quando c'e' di mezzo la salute dei nostri cittadini non possiamo permettere che gli abusi di una certa politica, di un cattivo modo di amministrare la sanita' sporchino il lavoro di tanti operatori che ogni giorno con sacrificio sostengono il Ssn. Cacceremo le mele marce - conclude il ministro - subito, perche' non puo' esserci salute senza legalita'".

L'indagine ha portato agli arresti domiciliari l'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, che ha già annunciato le sue dimissioni, il segretario umbro del Partito democratico, Gianpiero Bocci, con il partito già commissariato, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi. Indagata la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, anche lei del Pd come Barberini. Complessivamente l'inchiesta coinvolge 35 persone. Si concentra su 11 concorsi per una trentina di assunzioni tra medici, infermieri e personale ausiliario, anche delle cosiddette categorie protette.

Per quanto riguarda la validità dei concorsi che sarebbero stati 'pilotati' all'ospedale di Perugia, la magistratura non ha adottato provvedimenti. Fonti inquirenti hanno infatti spiegato all'Ansa che la legge non assegna poteri in tal senso agli inquirenti. I concorsi rimangono quindi validi. La situazione dovrà quindi essere eventualmente valutata dalla giustizia amministrativa.