Morto in moto a 29 anni, la lettera dei genitori ai medici: "Non smettete mai di lottare"

"Questa volta purtroppo ha vinto la morte, ma voi, così generosi e umani nella sconfitta, non smettete mai di lottare e siate fieri quando siete voi a vincere"

Nel riquadro la vittima, Mattia Romani

Nel riquadro la vittima, Mattia Romani

Perugia, 20 settembre 2021 - Parlano di "persone, e sono tantissime, molte delle quali giovani, che hanno a che fare con il dolore e la morte ogni giorno, che vengono da due anni di esperienze tragiche mai viste e affrontate prima e che comunque non hanno perso di vista l'umanità" Aldo e Marina, i genitori di Mattia Romani, giovane di 29 anni morto in un incidente stradale ad agosto, che hanno voluto ringraziare pubblicamente il personale dell'ospedale di Perugia.

"È vero, la loro professione è una scelta, ma oltre questo quando è fatta con coscienza è una missione" scrivono Aldo e Marina in una lettera pubblicata sul sito del Santa Maria della Misericordia. "Quei minuti interminabili e angoscianti - ricordano i genitori di Mattia - resteranno sempre con noi, non dimenticheremo mai lo sguardo dell'infermiera del pronto soccorso… come saranno sempre vive nella nostra mente le parole del dottore della Rianimazione che ci ha ricevuto con tutto il tatto possibile e immaginabile,… i suoi occhi esprimevano un dolore che andava oltre la professione, oltre… Il nostro intento, con queste poche parole, vuole essere quello di spiegare quanta umanità, gentilezza, delicatezza abbiamo ricevuto e visto in quelle ore terribili da parte di medici e infermieri che hanno fatto il possibile per rendere un po' umano quello che di umano purtroppo non ha nulla e nei giorni successivi da parte degli operatori della camera mortuaria che si sono presi cura di nostro figlio in una maniera speciale, dolcissima".

"Mattia era pieno di vita, un concentrato di vivacità e forza, il nostro leone - sottolineano ancora Aldo e Marina -, ma non ce l'ha fatta… questa volta purtroppo ha vinto la morte, ma voi che siete così generosi e umani nella sconfitta, non smettete mai di lottare e siate fieri quando siete voi a vincere. Grazie".