Giornalisti in piazza, appello alla Regione

"La legge per sostenere l’editoria umbra è già vigente ma senza fondi: va subito finanziata per salvare e rilanciare le testate locali"

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Un lavoro esposto a nuovi rischi e che ha bisogno di nuove opportunità. Per portare all’attenzione tutte le problematiche del mondo dell’informazione anche Perugia si è unita alle piazze italiane dove ieri mattina i giornalisti hanno manifestato con un "flash-mob". Promossa dalla Federazione nazionale della stampa italiana, la mobilitazione punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni "sul profondo stato di difficoltà in cui si trova il sistema dell’informazione, vittima di leggi retrograde e di una crisi economica senza precedenti, che mette a repentaglio posti di lavoro e sopravvivenza delle testate". Da Perugia - dove l’Associazione Stampa Umbra, con l’adesione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, ha convocato i giornalisti in piazza Italia, davanti alla Prefettura di Perugia e ai palazzi di Regione e Assemblea legislativa - si è chiesto in particolare lo sblocco della legge regionale a sostegno dell’informazione, ferma al palo, con un invito che è stato rinnovato alla Giunta regionale: "I giornalisti – ha ricordato il presidente dell’Asu Marco Baruffi – attendono ancora che la Regione finanzi la legge a sostegno del sistema dell’informazione dichiarata pienamente legittima dalla Corte Costituzionale dopo l’impugnazione del Governo. Non ci sono più ostacoli al finanziamento di questa legge". Al termine della manifestazione i rappresentanti dell’Asu hanno poi consegnato al prefetto di Perugia un documento contenente le priorità per il futuro dell’informazione, sottoscritto unitariamente dalle associazioni regionali aderenti alla Fnsi. Posti di lavoro cancellati, la divisione dei periodici ormai al capolinea, precariato dilagante, sfruttamento, uso reiterato degli ammortizzatori sociali con conseguenti tagli alle retribuzioni, concentrazioni che cancellano il pluralismo, querele bavaglio, "drammatica" situazione previdenziale dell’Inpgi, legge sull’equo compenso, abolizione del carcere per i cronisti: sono questi i temi principali del sistema dell’informazione che sono stati ricordati in piazza, oltre "all’emergenza umbra" della legge regionale per l’editoria.

Attestati di solidarietà sono arrivati dai parlamentari umbri Walter Verini (Pd), Emanuele Prisco (Fratelli d’Italia), Tiziana Ciprini (Movimento 5 Stelle), Fiammetta Modena (FI), Nadia Ginetti (IV) e Virginio Caparvi (Lega). Ma anche dalla governatrice umbra, Donatella Tesei, dal presidente dell’Assemblea legislativa Marco Squarta, dal consigliere provinciale Erika Borghesi e dall’Anci Umbria.