Giannini: "Movida, fenomeno da regolare"

Il capo della Polizia sui problemi del capoluogo umbro "Organici? C’è domanda di sicurezza ovunque. Valutiamo"

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"Io non penso che la movida sia un fenomeno da sconfiggere. Ritengo invece che sia un segno di ripartenza che va fatta però con i dovuti criteri e modi, nel rispetto delle regole".

Lo ha detto il capo della polizia, Lamberto Giannini, rispondendo alla domanda dei giornalisti a margine della sua partecipazione alla cerimonia di inaugurazione della via dedicata a Emanuele Petri in merito ai problemi provocati anche a Perugia dalla movida selvaggia che hanno indotto il questore di Perugia a emettere i ’daspo-Willy’ e l’amministrazione comunale di Perugia a vietare l’alcol da asporto dopo le 23.

Per Giannini, in particolare "servono sì controlli ma anche educazione e senso civico". "Il fatto di essere fuori - ha concluso - è una ripartenza per tutti, l’importante è che vengano poi tenute sotto controllo e si agisca sulle intemperanze e sul mancato rispetto delle regole".

Quanto alla possibilità di dotare la questura di Perugia di più poliziotti anche per far fronte all’annoso problema-droga che da sempre rappresenta il tallone d’Achille del capoluogo il capo della polizia non si è sbilanciato, rispondendo alle domande dei cronisti su richieste di aumento di agenti avanzate dallo stesso questore, Antonio Sbordone.

"Stiamo vagliando la situazione perchè c’è una forte esigenza di sicurezza e di controllo in tutta Italia ma città come Perugia vengono attentamente monitorate e vagliate".

Nel recente passato la questura di Perugia ha subìto un declassamento, passando da ufficio di prima fascia a presidio di seconda classe. In linea teorica la ’riorganizzazione’ dovrebbe influire solo sulla qualifica del questore ma, in realtà si tratta del peso specifico dell’Ufficio rispetto al panorama nazionale. Ancora irrisolto il problema della dotazione organica per il presidio di Fontivegge.

Eri.P.