Gestione Mercato Coperto Cinque mesi per il progetto

L’assessore Scoccia: "Si spera che arrivino offerte in grado di attivare dinamiche virtuose per valorizzare un bene storico-architettonico di pregio"

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"L’uscita del bando per la concessione di valorizzazione del Mercato Coperto è avvenuta secondo le tempistiche previste e rappresenta un’opportunità per lo sviluppo del centro storico e un punto fondamentale della politica di rilancio che l’amministrazione comunale porta avanti per questa parte della città. L’auspicio è che intervengano offerte in grado di attivare dinamiche virtuose valorizzando e rendendo attrattivo un bene storico-architettonico di grande pregio". A dirlo l’assessore comunale all’urbanistica Margherita Scoccia in una nota dell’amministrazione in cui si annuncia che la presentazione delle offerte dovrà avvenire entro il 2 maggio 2023: cinque mesi quindi per costruire un progetto che riguarda la gestione che avrà termine massimo stabilito in 30 anni. Oggetto della concessione di valorizzazione è una porzione dell’immobile di circa 2.800 metri quadri totali. Le destinazioni ammesse sono quelle previste dall’articolo 109 del Testo unico delle norme di attuazione al Piano regolatore generale, finalizzate alla valorizzazione del territorio inteso nel senso più ampio del termine (quale sviluppo economico, turistico, culturale del territorio), con esclusione della grande distribuzione organizzata. Il progetto tecnico e gestionale dovrà prevedere la creazione di un punto qualificato in cui, oltre all’attività economica, si innestino elementi culturali di socializzazione e fruibilità pubblica. Ampio ventaglio di possibilità quindi, con il gestore che non avrà più paletti precisi come era stabilito nel vecchio bando, andato in fumo lo scorso agosto. Il concessionario – ricorda la notta dell’amministrazione di Palazzo dei Priori - dovrà individuare, realizzare eo selezionare e, successivamente, coordinare le attività da insediare nell’immobile. A carico dell’affidatario sono previsti interventi sia di completamento sia di allestimento; i primi potranno essere scomputati dal canone – che è pari a 200mila euro all’anno - per un importo massimo di 1.930.000 euro.