Ladri di pesce ripresi dai video

Castiglione, in due con il volto coperto portano via 60 chili di tinca

Un furto di pesce (foto di repertorio)

Un furto di pesce (foto di repertorio)

Castiglione del Lago (Perugia), 18 settembre 2019 - In due con felpe e cappucci sollevati sulla testa. Uno entra nello stabile, l’altro resta fuori, a fare il palo. In pochi minuti si portano via tutto, caricando a spalla gli oltre sessanta chili di pregiata tinca affumicata appena rubata ai pescatori della cooperativa La Stella di Panicarola. Ci sono i filmati a raccontare l’ennesimo colpo ai danni dei pescatori, frame eloquenti di quanti siano rapidi e "mirati" i furti di pesce. Non si vede però il mezzo con cui scappano. E’ probabile che non si tratti di un veicolo adibito al trasporto dei congelati: questo significa che ovunque approdi quella refurtiva, lo farà in barba alle regole della «catena del freddo» e sarà un prodotto potenzialmente pericoloso per i consumatori. Fuorilegge in tutti i sensi. E intanto i pescatori di Panicarola hanno dovuto smaltire tutto «il magazzino», disfarsi cioè del pesce che era rimasta nella cella lasciata aperta dai ladri in fuga.  

Il danno oltre alla beffa del furto. E mentre le denunce vanno avanti procedono anche le indagini dei carabinieri della Compagnia di Città della Pieve a Sant’Arcangelo dove ricordiamo i ladri hanno rubato nella stessa notte i tre motori ad altrettante imbarcazioni di pescatori che erano ormeggiate nella darsena. Qui sono in atto i lavori per la la realizzazione della nuova struttura che ospiterà la Locanda del Pescatore con annessa cucina, un bar con veranda, gli spazi per l’immagazzinamento e lo stoccaggio del pescato e un punto vendita. Il tutto realizzato dalla Cooperativa pescatori del Trasimeno allo scopo di ampliare le proprie attività. Una lunga fase progettuale che trova finalmente attuazione in uno dei punti più belli della frazione lacustre: l’area prospiciente il pontile.

"I lavori in corso prevedono – spiega l’amministratore della cooperativa Valter Sembolini – la creazione di spazi anche per lo stoccaggio del pesce e di celle frigorifere all’avanguardia per l’immagazzinamento. Anche l’area intorno all’edificio, circa 10mila metri quadrati in parte a bosco e parte a terreno, sarà riqualificato con la realizzazione di spazi pubblici, tra cui un parcheggio e un’area verde dove si potrà godere della bellezza del paesaggio lacustre. Questo spazio – fa sapere l’amministratore - è stato per lunghi anni in stato di semiabbandono e per noi della cooperativa è un’importante traguardo quello di riuscire a restituirlo alla cittadinanza ma così non è facile. Servono telecamere e un sistema di sorveglianza".

Sara Minciaroni