Fermata la banda specializzata in furti di escavatori e trattori

I mezzi rubati venivano poi rivenduti in Romania

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Perugia, 20 febbraio 2019 - Si spostavano dalla capitale per compiere veri e propri raid notturni in aziende del centro Italia, da dove venivano rubate ruspe, escavatori, trattori ed altri mezzi d'opera, con l'obiettivo di rivenderli in Romania anche a un terzo del loro valore i presunti appartenenti al gruppo criminale sgominato dalla squadra mobile di Perugia.

Si tratta di cinque cittadini romeni, quattro dei quali ora in carcere dopo essere stati fermati per furto pluriaggravato e uno indagato a piede libero per reati contro il patrimonio. Nel corso dell'operazione, denominata 'Mustang' dal modello dell'auto di quello che gli investigatori ritengono essere a capo dell'organizzazione, sono stati recuperati mezzi dal valore complessivo superiore al milione di euro. I particolari sull'indagine sono stati illustrati oggi dal questore del capoluogo umbro, Giuseppe Bisogno e dal capo della squadra mobile, Virgilio Russo.

Umbria, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna e Lazio le regioni colpite dalla presunta banda, alla quale gli investigatori addebitano una dozzina tra furti consumati o tentati. Un'attività investigativa partita nel luglio del 2018, riunendo alcuni fascicoli di indagine sulla sottrazione di autoarticolati, trattori e mezzi d'opera, molti dei quali avvenuti nel perugino.

I poliziotti hanno pazientemente ricostruito i vari raid dei romeni, che si muovevano sempre con lo stesso modus operandi: sopralluoghi mirati presso le aziende, quasi sempre posizionate lungo le principali direttrici viarie e successivi furti, sempre di notte, utilizzando per lo spostamento autoarticolati a loro volta rubati nelle ore immediatamente precedenti ai colpi. Per mesi la squadra mobile di Perugia ha compiuto interventi sul territorio, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Assisi, della polizia stradale di Todi e di Roma, rinvenendo numerosi mezzi industriali trafugati, subito restituiti ai proprietari.

L'attività dei quattro arrestati, di 29, 32, 33 e 34 anni, tutti con precedenti sia nel loro Paese di origine sia in Italia, è stata monitorata giorno e notte, con appostamenti e intercettazioni. Secondo quanto emerso in conferenza stampa, negli ultimi tempi i raid della banda si erano notevolmente intensificati, in previsione dell'arrivo di un quinto connazionale che sarebbe dovuto giungere in Italia con un autoarticolato pronto a caricare i veicoli rubati per portarli in Romania.

Quindi il blitz della polizia, alle prime ore del 14 febbraio, a Roma. Quattro i fermi già convalidati dal gip della capitale, mentre per il quinto romeno, giunto per ultimo dalla Romania, è scattata la denuncia a piede libero. Il fascicolo è stato quindi ritrasmesso alla procura di Perugia per competenza territoriale. Durante l'operazione sono stati sequestrati 15 cellulari, due centraline elettroniche, numerose chiavi per l'avviamento di mezzi, arnesi per lo scasso di serrature e circa 3 mila euro.