Maria Chiara, uccisa da overdose a 18 anni. Il vescovo: "Spacciatori manovali di morte"

Toccante omelia ai funerali della diciottenne di Amelia uccisa dalla droga nel giorno del compleanno

Uno striscione per Maria Chiara

Uno striscione per Maria Chiara

Amelia (Terni), 17 ottobre 2020. L'ira del vescovo sugli spacciatori: “La felicità, l’amore non si possono vendere o comprare ai vari mercati ributtanti e puzzolenti, gestiti e presidiati da disgraziati e incoscienti manovali di morte e governati da assassini senza scrupoli, che fanno leva sulla ingenuità e inesperienza di giovani e giovanissimi”.

E' uno dei passaggi dell'omelia di monsignor Giuseppe Piemontese ai funerali di Maria Chiara Previtali, 18 appena appena compiuti, stroncata una settimana fa da un'assunzione di droga, probabilmente eroina. Nel giorno del lutto cittadino, il rito funebre si è svolto in forma privata alla Comunità Incontro, dove il papà di Maria Chiara, Claudio, opera da tanti anni come componente del consiglio direttivo.

“Cari giovani, tutti coloro che pensavano di incamminarsi verso la felicità con l’applicazione della droga, di qualunque natura, hanno fallito e sono andati incontro ad una fine tragica, a volte non raggiungendo nemmeno la maturità. Pensate ai tanti uomini e donne dello spettacolo, attori, cantanti famosi, atleti, figli di papà, ricchi di cose ma privi delle ragioni della vita, sena la gioia di vivere. A meno che non si sono fermati, hanno incontrato qualcuno che li ha scossi, sono rientrati in se stessi, hanno intrapreso percorsi di recupero, riabilitazione, conversione della mente, del cuore, delle abitudini”.

Stefano Cinaglia