Quattro passi in equilibrio tra le nuvole. L’incanto del funambolo Loreni

Centro invaso fin dalla mattina

Il funambolo Andrea Loreni a Perugia (foto Crocchioni)

Il funambolo Andrea Loreni a Perugia (foto Crocchioni)

Perugia, 9 dicembre 2018 - Quattro passi tra le nuvole. Per il secondo anno consecutivo il funambolo Andrea Loreni passeggia sul filo nel cielo sopra Perugia e inaugura in maniera trionfale il cartellone del Natale in città. L’attesa, ieri, era davvero altissima e fin dalla mattina la gente si è riversata nell’acropoli rivestita a festa.

Famiglie con bambini, gruppi di amici, curiosi, tanti turisti: in migliaia accorrono per lo spettacolo del funambolo zen che promette emozioni e sorprese, con un percorso nel vuoto tutto in salita, dal camion della Gesenu, sistemato davanti all’atrio di Palazzo dei Priori, fino al sottotetto della Cattedrale di San Lorenzo, attraverso piazza IV Novembre, a un’altezza di 30 metri. In pratica il tragitto inverso rispetto all’anno scorso, con la difficoltà in più del dislivello.

L’attesa e la tensione crescono col passare delle ore, l’atmosfera viene preparata al punto giusto dalla compagnia teatrale Micromada che racconta in piazza la favola di Peter Pan. Sono passate da poco le 17 del sabato dell’Immacolata quando in un’acropoli ormai strapiena, con migliaia di persone col fiato sospeso e lo sguardo rivolto verso l’alto, Loreni dà il via alla sua performance, esaltante. Subito la prima sorpresa: si spengono le luci della piazza e il cavo, lungo 70 metri e di 16 millimetri di spessore, diventa blu, illuminato da un led speciale.

Dieci minuti, non di più, dura la camminata senza rete del funambolo, lungo un percorso in salita inclinato da terra a 30 metri di altezza e illuminato dal led. Alcune pause sono studiate ad arte. Loreni si ferma nel vuoto, si inginocchia, fa qualche passo indietro poi avanza sicuro, a piedi scalzi, fino al sottotetto del Duomo mentre il pubblico esplode in un applauso scrosciante. Neanche il tempo di riposarsi ed eccolo alla Sala dei Notari in un incontro guidato dalla giornalista Egle Priolo. Loreni racconta preparazione, difficoltà e segreti della sua impresa e della sua carriera di artista che da tre anni gestisce anche laboratori e formazione.

"Sono torinese – esordisce –, a Perugia mi trovo benissimo, è stato un grande ritorno e adesso aspetto solo la cittadinanza". Rispetto a un anno fa il percorso in salita era più difficile, «sicuramente più faticoso a livello fisico anche perché avevo mal di schiena ma la preparazione resta la stessa, cambia solo a livello tecnico».

Il buio aiuta? "La paura resta la stessa, ma devo sviluppare altre sensibilità, i piedi mi hanno guidato più degli occhi". Di certo, spiega, "la camminata in salita indica un momento di alienazione, di ricerca dell’altro e del diverso ma non significa rinunciare né scappare dal mondo. Salgo in alto per entrare più a fondo nella realtà". Del resto "camminare sul filo crea un equilibrio interiore" e Loreni invita "ad accettare il disequilibrio e le cadute come un passo in avanti del percorso".

Esultano il sindaco Romizi e l’assessore Casaioli. "E’ l’inaugurazione perfetta del Natale a Perugia. Per recuperare lo spirito fanciullesco di chi guarda il mondo con occhi sognanti".