Carburante ’fantasma’, frode da sette milioni

Nei guai il gestore di un’attività romana, che riforniva anche l’Umbria: da 7 anni non versava l’Iva. Rischia una multa fino a 25 milioni

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Perugia hanno scoperto la maxi evasione

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Perugia hanno scoperto la maxi evasione

Perugia, 11 novembre 2021 - Vendeva carburante anche in Umbria, ma da sette anni non versava l’Iva. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Perugia hanno scoperto una maxi evasione per oltre sette milioni di euro a opera di una società romana fornitrice di ingenti quantitativi di carburante destinato anche alla nostra regione. L’azienda - secondo quanto si è appreso - agiva quale cartiera ovvero soggetto giuridico interposto tra fornitori comunitari (Repubblica Ceca) e società italiane (clienti), attuando una serie di comportamenti illeciti che hanno consentito agli amministratori di eludere la gigantesca mole di imposta.  

Durante i controlli i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Perugia hanno accertato che la società romana non effettuava versamenti dal 2014 e non presentava dichiarazioni dal 2017; grazie alle verifiche incrociate, eseguite utilizzando i sistemi informativi e le banche dati in uso, sono inoltre riusciti a ricostruire il modus operandi della società gestita da un 68enne originario di Treviso e residente nella provincia di Teramo subentrato nel 2018 a una donna originaria della Svizzera.

Lunga la lista degli illeciti amministrativi venuti alla luce grazie agli accertamenti compiuti: dichiarazioni IVA infedeli, emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, false dichiarazioni di intenti (con cui si dichiarava falsamente lo status di esportatore abituale al fine di non anticipare l’IVA ai fornitori) e omesse dichiarazioni IVA. Si stima che il commercio di carburante abbia riguardato forniture per oltre 21 milioni di litri di benzina e gasolio. Il Servizio Antifrode dell’Ufficio Adm di Perugia proprio in queste ore sta notificando quanto constatato al responsabile dell’azienda romana al quale, oltre ai 7,1 milioni di euro di IVA elusa, vengono contestate sanzioni che vanno da un minimo di 12,6 milioni a un massimo di 25,2 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno ammontano a più di 151 milioni di euro le imposte non versate all’Erario e accertate dai funzionari ADM di Perugia che mantengono alta la vigilanza e il presidio sul proprio territorio di competenza nel contrasto a tali fenomeni criminosi.