"Festa della Palombella in panne Riportiamola all’antico splendore"

Suggerita la creazione di un ricco programma di eventi e una stretta sinergia tra le associazioni

Un rilancio in grande stile per la festa della Palombella, da troppi anni appannata e degradata a veloce e quasi irrilevante celebrazione della Pentecoste. La proposta di una ripresa in senso tradizionale di quello che è sempre stato uno degli eventi più attesi nel calendario delle festività cittadine viene da Giordano Conticelli (foto), dottorando in Storia dell’arte all’unversità Washington di Seattle, che ha presentato il suo progetto con una lettera spedita al presidente dell’Opera del duomo, Gianfelice Bellesini. Da qui la proposta di Conticelli: "Nel 2024 ricorrerà – dice – il cinquecentenario dell’istituzione della festa da parte della nobildonna Giovanna Monaldeschi della Cervara. Perché, dunque, non approfittiamo di questo anno di riflessione per ripensare la nostra tanto amata Palombella che da troppo tempo si ritrova in uno stato vegetativo? Riportiamola al suo antico splendore, con petardi fragorosi, lanci di petali di rose e un corteo, vero, dove si esalti la figura di Giovanna Monaldeschi. Creiamo un ricco programma di eventi dove tutte le associazioni collaborano in armonia tra loro.

Non riduciamo tutto a un misero minuto di ormai scarsa bellezza. Facciamo arrivare il corteo con la raggiera su cui viene installata la colomba realizzata da artisti locali o internazionali, portata da Giovanna Monaldeschi della Cervara, con abiti storici. Portiamo i nostri sbandieratori ad esibirsi. Supportiamo il corteo dei popolani per sottolineare quel legame tra festa ed agricoltura".

Cla.Lat.