
Festa del Corpus Domini Grande partecipazione dopo tre anni di stop causato dalla pandemia
"Grazie a ciascuno di voi un frammento dell’Eucaristia è arrivato sulle strade di questa nostra città e ha toccato anche tanti altri cuori. Grazie davvero e il Signore vi benedica e vi custodisca sempre". Così ieri mattina l’arcivescovo Ivan Maffeis, nella basilica di San Domenico di Perugia, per la Solennità del Corpus Domini, al termine della processione con il Santissimo per le piazze e le vie principali del centro storico. Un messaggio portato con il cuore rivolto ai fedeli e a quanti si sono adoperati per l’organizzazione della solenne celebrazione, tornana a svolgersi nella sua pienezza dopo tre anni di pandemia.
Fin dalla vigilia non sono mancati i “segni eucaristici” di questa solennità, come la celebrazione dell’iniziazione cristiana di una mamma e delle sue tre piccole creature, per le mani del vicario generale don Simone Sorbaioli, nella cattedrale di San Lorenzo, nel pomeriggio del 10 giugno. Tutte loro sono ospitate dalla comunità di “Casa San Vincenzo” delle suore della Congregazione delle Figlie della Carità, dove vengono accolte, in un clima familiare, madri con i loro figli. La mamma, per il battesimo delle tre figlie, ha voluto aggiungere a ciascuna il nome di Maria accompagnato dal nome delle tre suore che le accolgono. Madrine e padrini sono stati per ognuna una coppia di coniugi che potranno sostenerle nel loro cammino.
Molto partecipata ed animata è stata la processione con il Santissimo aperta da una numerosa delegazione del “Gruppo costumi tradizionali” del Comune di Terragnolo, in provincia di Trento, terra di origine dell’arcivescovo Maffeis. A seguire i rappresentanti in costume d’epoca di “Perugia 1416”, degli ordini Cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro e della Venerabile Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello in Cattedrale. Non sono mancati neppure i bambini e le bambine con vesti bianche della Prima Comunione delle parrocchie del centro storico.