Troppo silenzioso per non destare sospetti. Perché la raccomandazione di tenere la bocca chiusa, quell’uomo fermato dai carabinieri, la stava rispettando fin troppo. I carabinieri, impegnati in un mirato servizio a seguito di diverse segnalazioni di cittadini, hanno sorpreso l’uomo all’interno di un’autovettura noleggiata a Colle Umberto. L’atteggiamento dell’uomo, 38 anni, albanese con un visto turistico, fin dall’inizio, è sembrato sospetto. Infatti, come detto, non parlava ed era immobile. I militari dell’Arma hanno poi capito perché: per poi scoprire che aveva nascosto in bocca alcune dosi di cocaina, che non aveva ingoiato e che sono state recuperate, così come altre che erano nascoste sull’autovettura. L’uomo con sé aveva inoltre 145 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio e un telefono cellulare. I militari hanno eseguito anche una perquisizione nell’abitazione dell’albanese rinvenendo altre dosi di cocaina, pronte per il mercato e 2 sacchetti di cellophane contenenti 20 grammi circa di coca sotto forma di un sasso, che ancora doveva essere suddiviso in dosi, e un bilancino di precisione. Per l’uomo, a quel punto, è scattato l’arresto. L’ennesima conferma, sembrerebbe, che l’attività di spaccio è ramificata sul territorio e non “disdegna“ luoghi insoliti e fuori dalle tradizionali direttrici.

Cronaca

Il controllo a Colle Umberto



Troppo silenzioso per non destare sospetti. Perché la raccomandazione di tenere la bocca chiusa, quell’uomo fermato dai carabinieri, la stava rispettando fin troppo. I carabinieri, impegnati in un mirato servizio a seguito di diverse segnalazioni di cittadini, hanno sorpreso l’uomo all’interno di un’autovettura noleggiata a Colle Umberto. L’atteggiamento dell’uomo, 38 anni, albanese con un visto turistico, fin dall’inizio, è sembrato sospetto. Infatti, come detto, non parlava ed era immobile. I militari dell’Arma hanno poi capito perché: per poi scoprire che aveva nascosto in bocca alcune dosi di cocaina, che non aveva ingoiato e che sono state recuperate, così come altre che erano nascoste sull’autovettura. L’uomo con sé aveva inoltre 145 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio e un telefono cellulare. I militari hanno eseguito anche una perquisizione nell’abitazione dell’albanese rinvenendo altre dosi di cocaina, pronte per il mercato e 2 sacchetti di cellophane contenenti 20 grammi circa di coca sotto forma di un sasso, che ancora doveva essere suddiviso in dosi, e un bilancino di precisione. Per l’uomo, a quel punto, è scattato l’arresto. L’ennesima conferma, sembrerebbe, che l’attività di spaccio è ramificata sul territorio e non “disdegna“ luoghi insoliti e fuori dalle tradizionali direttrici.

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Fermato dai carabinieri, non parla È perché ha la droga in bocca

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