"Esame difficile? Sempre meglio della Dad"

Le parole dei ragazzi all’uscita dopo il maxi-orale. "Ci sono mancate le gite, i 100 giorni, i compagni ma anche i nostri professori"

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Un ultimo ripasso agli appunti, un incoraggiamento da parte dei pochi compagni in attesa e poi di corsa, lungo il corridoio della scuola, pronti per affrontare il primo giorno del maxi orale davanti alla commissione. C’è un silenzio quasi surreale fuori dall’Itet Capitini, uno dei più grandi istituti della città. Nell’era Covid, anche la maturità ha dovuto fare i conti con regole e restrizioni che non hanno comunque spento l’entusiasmo dei ragazzi. Sono passate da poco le 9 quando incontriamo Nicolò Caporalini, uno dei primi candidati. L’emozione è ancora palpabile. "È andata bene, è come se mi fossi tolto un peso, anche se mi mancheranno le risate con i compagni e il rapporto con i professori. Attendo i risultati, poi troverò un lavoretto estivo e a settembre mi iscriverò ad un corso professionale".

Ha le idee chiare sul futuro anche Martina Arrigucci, che continuerà il percorso di studi in Relazioni internazionali e marketing. "Pensavo che l’orale fosse più complesso, ma studiando si affronta bene. Ho iniziato discutendo il mio elaborato per poi passare a italiano, dove ho analizzato un testo di Ungaretti. Nella terza prova ho dovuto organizzare un discorso collegando tutte le materie e infine esporre le esperienze svolte nell’alternsanza scuola lavoro". L’esame, rigorosamente in mascherina e a distanza di due metri dalla commissione, dura un’ora circa. "Sono ancora emozionata e anche se abbiamo fatto lezione a distanza per molti mesi, il rapporto con gli insegnanti si è rafforzato". "Attendo con ansia i risultati", racconta Herman Kouame che per la prova di italiano si è confrontato con il componimento X Agosto di Pascoli. "Sono abbastanza soddisfatto dell’esame, ora il mio progetto sarà proseguire con gli studi universitari". E sull’anno complesso e pieno di incertezze che ormai i ragazzi si stanno lasciando alle spalle, Herman non ha dubbi: "Lo abbiamo affrontato con molta serietà". Tanta emozione anche per Eliana D’Alvia, rappresentante d’istituto del Capitini: "Storia è la materia in cui sono andata meglio, ma era quella che temevo di più in previsione dell’esame. Per la prova d’italiano ho invece analizzato una poesia di Quasimodo. Non mi aspettavo che fosse un orale così tanto interdisciplinare, ma è andato bene. Da oggi mi mancherà la condizione di stabilità e serenità che la scuola concedeva". Anche fuori dal Classico e musicale ‘Annibale Mariotti’ c’è ansia ed attesa. Arianna Skouteris è tra i primi studenti ad aver sostenuto la Maturità. "Temevo matematica, greco e latino le ho invece incluse nell’elaborato che ho discusso. Per la terza prova è uscita un’opera d’arte attraverso la quale ho dovuto collegare tutte le altre materie". "Avrei preferito affrontare un esame più tosto che vivere l’ultimo anno rinunciando alla socialità – racconta Leonardo Taffini – Mi è mancato tutto, dalle gite ai festeggiamenti per i 100 giorni dalla maturità fino al vedersi ogni giorno con i compagni". Valentina Scarponi