Era la casa dello spaccio Cinque finiscono in cella

Tre chilogrammi di cocaina smerciati sulla piazza ternana in pochi giorni. L’indagine, denominata ’Quarantena’, era iniziata in pieno lockdown .

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Tre chili di cocaina riversati sul mercato di Terni in meno di dieci giorni. Cinque albanesi che avevano fatto della casa, affittata allo scopo, un vero e proprio laboratorio dove confezionavano le dosi da smerciare. Un fiume di droga, chili e chili di sostanza stupefacente che riuscivano a "piazzare", come emerge dalle indagini, "in pochissimi giorni". I cinque sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nucleo investigativo dei carabinieri che hanno eseguito nei loro confronti una misura cautelare in carcere emessa dal gip. L’indagine è denominata Quarantena: l’avvio, infatti, è di marzo, in pieno lockdown, in seguito all’arresto dei militari di un albanese trovato con 500 grammi di coca in dosi e di 14 mila euro in contanti.

Da lì è scattata una lunga serie di accertamenti, compresa l’installazione di telecamere nell’appartamento utilizzato come base di "lavorazione" della droga. I cinque albanesi acquistavano lo stupefacente nel nord Italia, lo portavano a Collescipoli (dove si trova l’abitazione) e confezionavano le dosi che venivano immesse "senza soluzione di continuità" direttamente sul mercato ternano. Il blitz nei giorni scorsi: arrestati in flagranza gli stranieri con il sequestro di poco più di 300 grammi di cocaina, materiale per il confezionare le dosi, bilancini di precisione e quasi 5.000 euro in contanti. Intanto la polizia ha arrestato un macedone di 29 anni, residente ad Arrone, disoccupato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura. L’accusa per il 29enne è di spaccio di stupefacenti: la droga veniva ceduta a "clienti" provenienti anche da Rieti.

Stefano Cinaglia