Elezioni amministrative in Umbria, affluenza definitiva al 65,1%

Dodici le amministrazioni dove si è votato

Umbri al voto

Umbri al voto

Perugia, 4 ottobre 2021 - Assisi, Bettona, Bevagna, Città di Castello, Nocera Umbra, Spoleto, per la provincia di Perugia, ed Amelia, Avigliano Umbro, Castel Giorgio, Montecastrilli, Otricoli, Parrano, per quella di Terni: sono i 12 comuni della regione (sui 92 totali) dove si sonos volte le elezioni per scegliere il prossimo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale.

L'affluenza definitiva in Umbria è stata del 65,1% contro il 68,3% delle scorse amministrative. 

Alle ore 23 l'affluenza in Umbria era del 49,06% (precedenti 68,31%, ma si votava in una sola giornata).

Alle ore 19 l'affluenza in Umbria era del 37,37% (precedenti 50,92%).

Alle 12 la percentuale di votanti del totale dei 12 comuni umbri era del 12,91%, in netto calo rispetto al dato delle precedenti elezioni che era al 18,10%

Ecco i dati comune per comune

Affluenza DEFINITIVA:

Provincia di Perugia 64,04% (67,39% nelle elezioni precedenti): Assisi 65,68% (prec. 70,54%) ; Bettona 70,67% (prec. 74,05%); Bevagna 62,90% (prec. 67,09%); Città di Castello 66,97% (prec. 70,85%); Nocera Umbra 70,51% (prec 70,57%); Spoleto 58,1% (prec. 60,42%).

Provincia di Terni 70,63% (72,86% alle precedenti elezioni): Amelia 66,91% (prec. 70,27%)%; Avigliano Umbro 79,51% (prec. 75,32%); Castel Giorgio 73,98% (prec. 79,71%); Montecastrilli 72,66% (prec. 72,29%): Otricoli 75,13% (prec. 80,35%); Parrano 66,87% (prec. 70,02%)

Affluenza ore 23:

Provincia di Perugia 47,93% (67,39% nelle elezioni precedenti): Assisi 48,53% (prec. 70,20%) ; Bettona 52,01% (prec. 74,05%); Bevagna 47,88% (prec. 67,09%); Città di Castello 51,59% (prec. 70,85%); Nocera Umbra 55,60% (prec. 70,57%); Spoleto 41,94% (prec. 60,42%).

Provincia di Terni 54,71% (72,86% alle precedenti elezioni): Amelia 52,09% (prec. 70,27%)%; Avigliano Umbro 60,4% (prec. 75,32%); Castel Giorgio 57,94% (prec. 79,71%); Montecastrilli % (prec. %): Otricoli 57,45% (prec. 80,35%); Parrano 50,52% (prec. 70,02%)

Affluenza ore 19:

Provincia di Perugia 36,30% (50,01% nelle elezioni precedenti): Assisi 36,66% (prec. 53,25%) ; Bettona 40,38% (prec.56,81%); Bevagna 36,05 (prec.50,71%); Città di Castello 39,23% (prec.53,38%); Nocera Umbra 43,85% (prec.56,49%); Spoleto 31,30% (prec. 42,10%).

Provincia di Terni 42,71% (55,45% alle precedenti elezioni): Amelia 40,46% (prec. 52,91%)%; Avigliano Umbro 47,67 (prec. 56,10%); Castel Giorgio 45,93 (prec.65,64%); Montecastrilli 43,50% (prec. 52,65%): Otricoli 45,41% (prec.64,83%); Parrano 41,61% (prec.59,15%)

 

Affluenza ore 12:

Provincia di Perugia 12,43% (17,83% nelle elezioni precedenti): Assisi 13,14; Bettona 15,03%; Bevagna 11,55%; Città di Castello 12,82%; Nocera Umbra 15,91%; Spoleto 10,75%.

Provincia di Terni 15,31% (19,40% alle precedenti elezioni): Amelia 13,88%; Avigliano Umbro 13,89%; Castel Giorgio 18,12%; Montecastrilli 17,59%Otricoli 17,22%; Parrano 14,70%

Appuntamento in programma oggi e domani al quale gli schieramenti di centrodestra (che guida la Regione e alcuni dei centri più grandi), di centrosinistra e M5s si presentano spesso divisi, almeno al primo turno. Al voto sono chiamati 107.432 umbri: 97mila in provincia di Perugia e quasi ventimila in quella di Terni.

Più di un umbro su dieci insomma è chiamato a presentarsi alle urne, in quello che è un appuntamento di un certo significato politico. Si voterà con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno, con possibilità di ballottaggio il 17 e 18 ottobre, ad Assisi, Città di Castello e Spoleto, città con oltre 15 mila abitanti.

E sono queste le tre città maggiormente sotto i riflettori, con Castello e Assisi ormai tra le poche grandi città umbre a essere guidate dal centrosinistra e con il consiglio comunale a Spoleto che si rinnova non per la scadenza di mandato, come per tutte le altre città, ma dopo la sfiducia all’ex sindaco Umberto De Augustinis.

La situazione appare molto frammentata in quasi tutti i territori e nelle realtà più grandi è chiaro che il voto andrà ben oltre il mero significato locale cittadino. Diversi sono infatti gli spunti politici con i quale fare i conti domani sera: a cominciare dalle coalizioni.

Per la prima volta anche il centrodestra si è presentato spezzettato, caratteristica che fino ad oggi era peculiare agli avversari di centrosinistra. In questo secondo caso basti pensare alle ondivaghe alleanze tra Pd e Cinquestelle, che attecchiscono solo in rari casi e che in Umbria non sono piaciute agli elettori quando si andò a votare due anni fa per il rinnovo del Consiglio regionale, poi però le liti locali, le ambizioni cittadine e la mancanza di leadership forti dei vertici regionali, hanno fatto sì che anche Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia spesso corrano per conto proprio (tranne ad Assisi).

E poi bisognerà capire se e quanto peserà il voto su un eventuale rimpasto a Palazzo Donini, dove c’è ancora lo strascico della mezza-crisi ferragostana che la presidente Tesei ha prontamente congelato. Anche qui la sensazione è che si sia fatto molto rumore per nulla...

Michele Nucci