"In un contesto nazionale che si stima possa realizzare nel 2023 una crescita del Pil compresa tra lo 0,4 (Prometeia) e lo 0,6 per cento (Banca d’Italia e Fondo monetario internazionale), l’Umbria risulterebbe allineata alla performance italiana, con un +0,3 per cento+0,6 per cento (PrometeiaUfficio Studi Confartigianato)". Sono queste, in sintesi, le più recenti previsioni degli analisti rielaborate da Agenzia Umbria Ricerche che "ribaltano lo scenario di recessione prefigurato solo pochi mesi fa" spiegano Elisabetta Tondini e Mauro casavecchia di Aur. "Secondo le recenti stime di Prometeia – aggiungono – per il 2024 il Pil reale dell’Umbria aumenterebbe dello 0,8 per cento (0,9 per cento Italia). Dunque, in un contesto di rallentamento dell’economia globale, l’Umbria sembrerebbe riuscire a tenere il passo dell’Italia. Il rischio di recessione, che si paventava solo pochi mesi fa, in questo momento sembra scongiurato soprattutto grazie all’importante ruolo giocato dal Pnrr: ricordiamo infatti che in Umbria l’effetto espansivo – concludono –, stimato sulla base di determinate ipotesi degli interventi previsti nella regione per l’anno in corso sul livello del Pil, è quantificabile intorno a 0,8 punti percentuali rispetto al 2022".