"Economia green: a noi piace così"

Un modello di sviluppo che crea lavoro, investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale

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Ormai sempre più diffuso, e per certi versi inflazionato, è il termine “green”, che accompagna etichette e pubblicità, spesso riferito a prodotti alimentari che abbiamo sulle nostre tavole. Ma quando si parla di “economia green” comprendiamo subito che non si tratta di un termine “alla moda” o che fa tendenza, ma qualcosa di serio e costruttivo, un vero e proprio impegno che ha a che fare con l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Una definizione della “green economy” fu data dalla Commissione Europea nel 2011: “un modello di economia che genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta”.

Ma cosa significa? Troppo a lungo si è sviluppata un’economia che non ha tenuto in alcun conto il suo impatto sull’ambiente, e quindi anche sull’uomo, né sulle conseguenze che ne sarebbero derivate. Conosciamo bene oggi quali siano stati gli effetti devastanti sul nostro ecosistema, dalle emissioni di CO2 – maggiori responsabili del cambiamento climatico – alla scomparsa della biodiversità, alla produzione incontrollata di rifiuti. Questo vecchio modello economico non è più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia umano. Da questa consapevolezza e al tempo stesso dall’esigenza non più rimandabile di reiventare un modello di sviluppo è che nasce l’“economia green”, modello di economia che non prende in considerazione soltanto l’aspetto legato alla produttività, al guadagno ed ai profitti, ma che prevede, come fattore essenziale, la valutazione e la riduzione dell’impatto sull’ambiente, nonché la tutela delle risorse naturali da cui dipende il nostro pianeta. Cosa cambierà allora? Cosa significa in concreto?

Per diventare “imprenditori green”, ad esempio, dovremo necessariamente partire dall’analisi dei danni ambientali, reali e potenziali, che la nostra attività potrebbe provocare nelle varie fasi di lavorazione delle materie prime, o di quei danni che potrebbero derivare dalla stessa commercializzazione dei nostri prodotti: pensiamo ad esempio a tutti gli imballaggi, che dovranno essere rigorosamente riciclati e riciclabili. In definitiva, l’economia green sarà il sistema del futuro, perché – ammettiamolo pure – non abbiamo scelta: è l’unico modello di sviluppo sostenibile, in grado di ridurre l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse, e dare respiro alla Terra; consentirà inoltre a tante aziende che stanno vivendo una profonda crisi di riqualificarsi e di reinventarsi. Possiamo ancora invertire la rotta e impegnarci a costruire un nuovo corso, un mondo migliore, fondato sul rispetto e sulla tutela - e non sullo sfruttamento - delle risorse e dell’ambiente.