Ecco la nuova Facoltà universitaria musicale

Avrà sede nel Centro servizi di Santo Spirito. Nasce dall’accordo tra l’Ateneo Internazionale di Milano e l’Associazione A.M.I.

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Nel quadro del percorso che punta a consolidare le opportunità che la città mette a disposizione dei giovani nel settore della formazione, compresa quella universitaria, nella sala consiliare della residenza comunale è stato presentato ieri il "Campus Uni-Music" della Facoltà di Musica della Università Internazionale di Milano a Gubbio, con sede per ora presso il Centro Servizi Santo Spirito. Nasce dall’accordo tra l’Università e l’Associazione A.M.I "Vissi d’Arte, Vissi d’Amore" con il piano didattico orientato a formare una nuova figura professionale: operatore di cultura musicale ed umanistica con particolare attenzione alla lirica. Il progetto è stato illustrato in conferenza stampa dal Sindaco Stirati e dall’assessore Giovanna Uccellani, dal Direttore della facoltà di musica Dott.ssa Cristina Park, dal Pro Rettore della facoltà di medicina Dott. Adolfo Panfili, dal Coordinatore Dott. Benigno Passagrilli, dal Consigliere direttivo Dott. Massimo Capannelli, presenti in sala il Direttore Musicale della Facoltà di Musica Marco Boemi, i docenti Cataldo Russo e Pamela Borri, oltre alla Dott.ssa Francesca Del Nero. Il Sindaco Stirati, nella sua introduzione, ha dichiarato la piena disponibilità collaborativa della città per una sfida gratificante, mentre l’assessore Giovanna Uccellani ha richiamato l’impegno di "unire le forze perché cultura ed arte crescano", presente all’interno della civica amministrazione. Articolato ed interessante l’intervento del Pro rettore Panfili che, tra l’altro, ha richiamato il valore della musicoterapia; ha definito la città eugubina, per l’armonia che esprime il suo tessuto urbanistico-architettonico e sociale, un "accordo musicale", ideale quindi per il "campus", il cui programma, destinato a fare di Gubbio un "riferimento mondiale per la realizzazione e sviluppo del potenziale umano attraverso la musica", è stato illustrato da Cristina Park. "Il Progetto - ha spiegato la Park – parte dal presupposto che la musica è patrimonio dell’umanità" e come tale va condivisa da tutti "soprattutto da bambini ed adulti con bisogni speciali", compreso il "disagio neurologico". In sintesi la facoltà, punta a formare figure professionali nuove, specializzate per migliorare anche la salute delle persone.

g.b.