Ecco il rilancio del Pincio: "Sia il luogo del cuore"

Assisi: messi in sicurezza sentieri, balaustre e vegetazione nel parco urbano. Disponibili 30mila euro di finanziamenti per area giochi e ritorno delle ’casette’.

Ecco il rilancio del Pincio: "Sia il luogo del cuore"

Uno dei percorsi del parco Regina Margherita di Assisi, da tutti conosciuto come Pincio L’area è interessata anche da un progetto del Fai

ASSISI – Si punta sul Pincio per farlo diventare "luogo del cuore". Nel corso del 2024 il Comune di Assisi ha investito sul Parco Regina Margherita, per tutti il Pincio, risorse di bilancio e ha effettuato la messa in sicurezza delle balaustre, le potature, il recupero dei sentieri, il ripristino dei camminamenti e la regimazione delle acque. Nuovi interventi sono imminenti grazie a un finanziamento regionale di 30.000 euro, con cui verrà sistemata l’area giochi nella quale verranno risposte anche le tradizionali ‘casette’ in legno rivisitate e costruite sulla base di foto e ricordi messe a disposizione dagli assisani. L’amministrazione, inoltre, intende sostenere la sezione locale del Fondo Ambiente Italiano (FAI) e diffondere anche tra la popolazione e tra i tanti amici di Assisi, la campagna di valorizzazione del Pincio come "luogo del cuore". Il gruppo FAI di Assisi ha infatti ottenuto l’inserimento del Parco Regina Margherita di Assisi tra i luoghi FAI da non dimenticare e da proporre come sedi di interventi di tutela, restauro e valorizzazione. Per sostenere la candidatura del Pincio è possibile votarlo con un semplice clic entrando nel sito internet del FAI ed esprimere la preferenza per il Pincio. I luoghi classificatisi tra i primi tre a livello nazionale riceveranno un contributo economico a fronte di un progetto concreto di valorizzazione da concordare con il FAI. Tra i diversi progetti che possono trovare attuazione all’interno del Pincio particolare interesse rivestono quelli a beneficio della popolazione giovanile e scolastica. In questa ottica il Comune ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio chiedendo loro di coinvolgere gli studenti.